Gli eurolistini chiudono in ribasso in linea all’andamento di Wall Street dopo i dati macroeconomici odierni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.940 punti (-1,0%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,9%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Chiude sopra la parità invece il Ftse di Londra (+0,5%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,7%, il Dow Jones l’1,6% e lo S&P l’1,2%.
Sui mercati pesano i dati macro americani; dall’agenda odierna, la prima lettura preliminare del Pil annualizzato Usa del primo trimestre 2024 si è incrementata dell’1,6% su base trimestrale, ma in rallentamento più delle attese (+2,5%) rispetto al +3,4% del quarto trimestre 2023.
I consumi personali sono aumentati del 2,5%, anch’essi inferiori rispetto al consensus (+3%) e alla precedente lettura (+3,3%).
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare domani con il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana. Pesa intanto un indicatore di inflazione core avanzato a un ritmo del 3,7% t/t, superiore alle attese (+3,4%) dal precedente +2%.
Focus anche sulle trimestrali, in attesa dei conti a mercati chiusi, di Microsoft e di Alphabet. Nel frattempo Meta, società madre di Facebook, crolla di circa il 13%, appesantita dalla previsione di vendite per il secondo trimestre inferiori alle aspettative degli analisti e dall’aumento delle stime di spesa per l’anno.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,072, il dollaro/yen a 155,6. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 87,8 dollari e il Wti (-0,3%) a 82,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,98%.
Tornando a Piazza Affari, guida Bper Banca (+1,9%), seguita da Stmicroelectronics (+1,0%), Hera (+0,8%), Erg (+0,8%), mentre arretrano in particolare Iveco (-3,1%), Moncler (-3,0%), Nexi (-3,0%), Prysmian (-2,7%).