I futures sull’azionario americano cedono tra l’1 e l’1,6% preannunciando un avvio in rosso a Wall Street in scia ai dati macroeconomici Usa diffusi oggi e con lo sguardo che resta sulle trimestrali.
Chiusura ieri poco mossa oltreoceano con il Nasdaq a +0,1% lo S&P500 flat e il Dow Jones a -0,1%.
Dall’agenda odierna, la prima lettura preliminare del Pil annualizzato Usa del primo trimestre 2024 si è incrementata dell’1,6% su base trimestrale, ma in rallentamento più delle attese (+2,5%) rispetto al +3,4% del quarto trimestre 2023.
I consumi personali sono aumentati del 2,5%, anch’essi inferiori rispetto al consensus (+3%) e alla precedente lettura (+3,3%).
A marzo il preliminare delle scorte all’ingrosso statunitensi ha evidenziato un -0,4%, al di sotto del consensus (+0,3%) dopo il +0,4% di febbraio (rivisto da +0,5%).
Nella settimana terminata il 20 aprile le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate contro le attese a 207mila unità a fronte delle 215mila stimate e delle precedenti 212mila.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare domani con il deflatore PCE, una misura di inflazione attentamente monitorata dalla banca centrale americana. Pesa intanto un indicatore di inflazione sottostante avanzato a un ritmo del 3,7% t/t, superiore alle attese (+3,4%) dal 2%.
Focus anche sulle trimestrali, in attesa dei conti a mercati chiusi, di Microsoft e di Alphabet. Nel frattempo Meta, società madre di Facebook, crolla di circa il 16% nel pre-market, appesantita dalla previsione di vendite per il secondo trimestre inferiori alle aspettative degli analisti e dall’aumento delle stime di spesa per l’anno.