Wall Street ha realizzato ieri una seduta di consolidamento cercando nelle trimestrali dei titoli tecnologici la forza per proseguire il rimbalzo delle prime due sedute settimanali.
La giornata borsistica si è rivelata invece mediocre con il Russell 2000 che cede mezzo punto percentuale, il Dow Jones lo 0,1% e lo S&P500 che termina invariato.
In after hours, Meta crolla del quindici per cento malgrado una trimestrale molto soddisfacente comportandosi esattamente all’opposto di Tesla la quale è salita in scia a risultati deludenti.
Timido rimbalzo dell’indice VIX di quasi due punti percentuali a quota 15,7 punti.
Sul mercato obbligazionario riparte la fase di ascesa dei rendimenti. Il Tbond risale di cinque punti base al 4,66%.
Tra le materie prime giornata piatta il petrolio che chiude invariato poco al di sopra della soglia degli 83 dollari al barile.
Tra le materie prime agricole rimbalza, invece, il grano, che guadagna l’undici per cento in quattro sedute, mentre mais e soia non seguono il passo.
Metalli preziosi ancora deboli con oro e argento che cedono qualche decimo di punto percentuale e sembrano pronti per una ulteriore correzione, necessaria prima di un nuovo allungo.
Sul mercato valutario, il dollaro chiude invariato nei confronti della moneta unica a 1,071, mentre si rafforza ancora rispetto allo yen giapponese ben oltre quota 155 fino a 155,6.
La divisa americana perde invece terreno contro il rublo russo terminando a 92,5.