Utility (-0,4%) – Tra le Blue Chips la preferita dagli investitori è Hera (+0,7%)

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,4% rispetto al -0,3% del corrispondente europeo e del Ftse Mib.

Gli Eurolistini hanno chiuso sottotono, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.  Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 137 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,94%.

Secondo i dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, lo scorso mese di marzo i consumi di energia elettrica in Italia sono diminuiti dell’1,4% a 25,7 miliardi di kWh.

Tra le Large Cap del comparto Hera (+0,7%) e A2A (-0,1%) sono state le migliori mentre Snam (-0,9%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

L’Assemblea ordinaria di A2A ha, tra l’altro, approvato il bilancio della Società per l’esercizio 2023 e la proposta formulata dal Cda di distribuire un dividendo per azione ordinaria pari a 0,0958 euro da mettere in pagamento dal 22 maggio 2024 (data stacco cedola il 20 maggio e record date il 21 maggio).

Tra le Mid Cap, Acea ha terminato le contrattazioni a +1,9%, Iren invariata, Ascopiave a -0,6%, Industrie De Nora a -0,8% e Alerion Clean Power a -2,9%.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+4,8%) e Acinque (+2,0%) mentre AlgoWatt (-1,7%) è risultata la peggiore.

EEMS Italia ha comunicato i risultati finanziari del 2023, esercizio chiuso con ricavi e proventi operativi per 1,24 milioni, rispetto a 1,41 milioni ottenuti nell’esercizio precedente.