Mercati asiatici – Prevalgono i rialzi, BoJ mantiene invariato il tasso di interesse di riferimento

Seduta prevalentemente di acquisti per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in calo ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente l’1 e l’1,5%, ancora meglio Hong Kong (+2,6%). Più cauto il Giappone con il Nikkei a +0,9% e il Topix a +0,8%.

Oltreoceano, lo S&P500 ha terminato in calo di mezzo punto percentuale, il Nasdaq dello 0,65% e il Dow Jones dell’uno per cento.

La maggior parte dei titoli asiatici sono saliti sostenuti dal settore tecnologico, grazie ai forti guadagni di Microsoft e Alphabet, anche se l’attesa di ulteriori indicazioni sui tassi di interesse ha tenuto sotto controllo il sentiment.

A seguito dei dati più deboli del previsto di prodotto interno lordo, ora l’attenzione è ai dati sul deflatore PCE – l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Federal Reserve – attesi in giornata.

Sempre in tema di banche centrali, la Banca del Giappone ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento nell’intervallo tra lo 0% e lo 0,1%, come ampiamente previsto dagli economisti.

Rimanendo in Giappone, ad aprile l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha evidenziato una crescita dell’1,8% anno su anno, sotto il +2,6% di marzo e il +2,5% delle attese. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +1,6%, rispetto al +2,2% del consensus e al +2,4% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,073 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,2. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 89,5 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 84 dollari.