Prevista partenza in denaro per le borse europee con l’attenzione che resta sulle trimestrali, la politica monetaria e i dati macroeconomici.
Chiusura ieri in calo a Wall Street con lo S&P500 a-0,5%, il Nasdaq a -0,65% e il Dow Jones a -1%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a +0,8% mentre Shanghai e Hong Kong registrano un progresso rispettivamente del 1,2% e 2,4%.
Il sentiment è stato sostenuto dall’ottimismo per il settore tecnologico e le prospettive dell’intelligenza artificiale, con i forti guadagni di Microsoft e Alphabet, ma resta al contempo l’attesa per ulteriori indicazioni sui tassi di interesse.
A seguito dei dati più deboli del previsto di prodotto interno lordo statunitense, ora il focus degli investitori è rivolto ai dati sul deflatore PCE – l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Federal Reserve – attesi in giornata.
In tema di banche centrali, nel frattempo, la Banca del Giappone ha mantenuto invariato il tasso di interesse di riferimento nell’intervallo tra lo 0% e lo 0,1%, come ampiamente previsto dagli economisti.
Rimanendo in Giappone, ad aprile l’indice dei prezzi al consumo (CPI) ha evidenziato una crescita dell’1,8% anno su anno, sotto il +2,6% di marzo e il +2,5% delle attese. Al netto dei prezzi relativi a cibi freschi e alle componenti più volatili, l’indicatore ha registrato un +1,6%, rispetto al +2,2% del consensus e al +2,4% del mese precedente.
Dall’agenda macro odierna, ad aprile l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -19 punti, in miglioramento rispetto ai -21 punti di marzo e oltre i -20 del consensus.
Attesi in giornata dagli Usa il Reddito e spesa personali di marzo e il Sentiment dell’Università del Michigan di aprile.