Gli eurolistini chiudono in rialzo, mentre Wall Street procede tonica.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,9% a 34.250 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,6%), il Dax di Francoforte (+1,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,8%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna il 2,1%, lo S&P500 l’1,1% e il Dow Jones lo 0,4%.
Focus sull’ultima ondata di dati macroeconomici: negli Stati Uniti, il deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorare dalla Fed, ha evidenziato a marzo un incremento del 2,7% su base annua, oltre il consensus (+2,6%) e il +2,5% di febbraio. Su base mensile, il dato è stabile al +0,3%.
Prescindendo da elementi volati, il PCE Core ha registrato un aumento del 2,8% anno su anno, in linea con il dato di febbraio ma al di sopra delle attese (+2,7%). Su base mensile, l’indicatore ha registrato un +0,3%, in linea con consensus e mese precedente.
Sempre in America, a marzo il reddito personale negli Usa è aumentato dello 0,5%, in linea con le attese e in accelerazione rispetto al +0,3% di febbraio. Le spese per consumi personali hanno invece registrato un aumento dello 0,8%, in linea con il dato di febbraio e al di sopra del consensus (+0,6%).
In Europa, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato ad aprile a 90 punti, al di sotto dei 92 punti del consensus e dei 91 punti di marzo.
Nello stesso mese, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, si è attestato a -19 punti, in miglioramento rispetto ai -21 punti di marzo e al di sopra dei -20 punti delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,069, mentre il cambio dollaro/yen sale a 157,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,4%) a 89,4 dollari e il Wti (+0,4%) a 83,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,88%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Monte Paschi Siena (+4,0%) seguita da Prysmian (+3,5%), Banca Popolare di Sondrio (+3,0%), Iveco Group (+2,7%). Si posizionano in coda invece Tenaris (-7,9%), Stmicroelectronics (-2,4%), Hera (-0,9%), A2a (-0,1%).