Partenza cauta per le principali borse europee con lo sguardo focalizzato sugli importanti appuntamenti di questa settimana.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.383 punti, in linea al Ftse 100 di Londra (+0,4%) e in modesto rialzo come il Cac 40 di Parigi (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,1%).
Gli investitori sono già in attesa della riunione della Federal Reserve che si concluderà mercoledì, con l’istituto che probabilmente manterrà i tassi stabili ai massimi degli ultimi vent’anni.
L’attenzione si concentrerà poi sulla conferenza stampa del presidente Jerome Powell che potrebbe fornire nuove indicazioni sulle tempistiche di un primo allentamento alla luce anche dei dati diffusi la scorsa settimana con un deflatore PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorare dalla Fed, che ha evidenziato a marzo un incremento del 2,7% su base annua, oltre il consensus (+2,6%) e il +2,5% di febbraio. Su base mensile, il dato è stabile al +0,3%.
Prescindendo da elementi volati, il PCE Core ha registrato un aumento del 2,8% anno su anno, in linea con il dato di febbraio ma al di sopra delle attese (+2,7%). Su base mensile, l’indicatore ha registrato un +0,3%, in linea con consensus e mese precedente.
I mercati scontano al momento una sola riduzione del costo del denaro in tutto il 2024.
Resta monitorato anche il fronte geopolitico con il Segretario di Stato americano Antony Blinken che sta intensificando gli sforzi per garantire una tregua a Gaza negli incontri in Medio Oriente, in quella che potrebbe essere l’ultima possibilità di persuadere Israele ad annullare l’attacco contro Rafa.
Dall’agenda macroeconomica, focus stamane sulla fiducia consumatori finale dell’Eurozona e, nel pomeriggio, sui prezzi al consumo preliminari della Germania e sull’attività manifatturiera Fed Dallas, tutti e tre di aprile.
Il massimo funzionario giapponese in campo valutario, Masato Kanda, non ha rilasciato commenti alla domanda dei giornalisti se sia intervenuto o meno a seguito del forte rimbalzo dello yen dai minimi degli ultimi 34 anni.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,071 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 157,0. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1%) a 87,3 dollari al barile e il Wti (-1%) a 83,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 134 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,89%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio A2A (+2,1%), Nexi (+1,5%), MPS e Iveco (+1,3%) mentre si posizionano in coda Moncler (-0,5%), Cucinelli e Ferrari (-0,2%).