Alphabet (Google) (+10%) galvanizza Wall Street salendo nell’ultima seduta della scorsa ottava del 10%, in scia ad una trimestrale piuttosto brillante. Più contenute sono stati invece i progressi degli altri indici principali con in testa lo S&P500 (+1%) seguito dal Russell 2000 (+1,1%) e dal Dow Jones (+0,4%).
I mercati azionari americani raddrizzano una settimana infelice, nella prima parte, grazie alle trimestrali pubblicate dalle grandi aziende americane in gran parte molto positive.
VIX in ribasso di oltre due punti percentuali a quota 15,05 punti, in ribasso per la terza seduta consecutiva.
Sul mercato obbligazionario si interrompe la fase di ascesa dei rendimenti con il Tbond che scivola di quattro punti base fino al 4,66%.
Tra le materie prime il petrolio sale di solo un decimo di punto percentuale chiudendo poco al di sotto degli 84 dollari al barile. Nuovo balzo, invece, del rame che avanza dell’uno per cento.
Metalli preziosi a velocità diverse con l’oro in progresso di pochi decimi di punto percentuale e l’argento in calo di mezzo punto. Palladio in calo del 2,2%.
Sul mercato valutario, il dollaro riprende la sua corsa salendo nei confronti della moneta unica a 1,069 e continua a rafforzarsi rispetto allo yen giapponese raggiungendo oltre quota 158. La valuta nipponica è in caduta libera con la banca centrale che non riesce a controllarne il crollo, ormai da mesi.