Gli eurolistini chiudono misti, mentre Wall Street procede positiva.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni sostanzialmente invariato in area 33.737 punti. In rialzo il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%). Chiudono sotto la parità il CAC 40 di Parigi (-0,9%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,4%.
Cresce l’attesa per il report sul lavoro negli Stati Uniti che verrà diffuso domani pomeriggio e che potrebbe fornire nuovi segnali utili a delineare le prossime mosse della Federal Reserve.
Il tutto dopo che ieri sera la Fed ha lasciato i tassi invariati tra il 5,25% e il 5,50%, ai massimi degli ultimi 23 anni. Nella conferenza stampa a valle del meeting FOMC, il presidente Jerome Powell ha affermato che è improbabile che la prossima mossa della Fed sarà quella di aumentare il costo del denaro.
Dall’agenda macroeconomica odierna, le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 208mila nella settimana al 27 aprile, sotto le attese (211mila) e in linea con la settimana precedente (dato rivisto da 207mila).
Sempre in America, a marzo gli ordinativi di fabbrica hanno riportato un incremento dell’1,6%, in linea alle attese e in accelerazione rispetto al +1,2% di febbraio (rivisto da +1,4%).
Nel Vecchio Continente, il Pmi manifatturiero finale dell’Eurozona di aprile ha evidenziato un valore di 45,7 punti, sopra il consensus e il preliminare (entrambi 45,6 punti).
Nello stesso mese, l’omologo indicatore italiano si è attestato a 47,3 punti, in peggioramento contro le attese, che davano il dato stabile rispetto a marzo a 50,4 punti.
Sempre nel nostro Paese, a marzo, i prezzi della produzione industriale sono calati dello 0,4% su base mensile, dopo il -1,5% di febbraio. Su base annua hanno evidenziato una contrazione del 12,7%, in recupero dal -14,2% del mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,071, il dollaro/yen a 153,8. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,2%) a 83,2 dollari e il Wti (-0,4%) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 130 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Monte Paschi Siena (+5,1%), seguita da Pirelli (+2,1%), Ferrari (+2,0%), Banco Bpm (+1,8%). Chiudono in coda Stellantis (-4,3%), Stmicroelectronics (-3,7%), Diasorin (-3,0%), Eni (-2,1%).