Le borse europee proseguono caute a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 33.768 punti, poco mosso come il Ftse 100 di Londra (+0,3%), l’Ibex35 di Madrid (+0,2%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). Più debole il Cac 40 di Parigi (-0,8%).
In attesa di nuovi spunti operativi che potrebbero arrivare dai conti di Apple, in uscita stasera a mercati chiusi, e dal Job report Usa che verrà diffuso domani pomeriggio, gli investitori stanno ancora metabolizzando quando emerso ieri sera dalla Federal Reserve che, come da attese, ha lasciato i tassi invariati tra il 5,25% e il 5,50%, ai massimi degli ultimi 23 anni.
Il presidente Powell ha affermato che è improbabile che la prossima mossa della banca centrale sarà quella di aumentare i tassi, ammettendo tuttavia che “ottenere la fiducia necessaria per tagliare il costo del denaro richiederà più tempo di quanto previsto” e aggiungendo che “la politica monetaria è restrittiva e sta pesando sulla domanda ma anche sul mercato del lavoro che, seppur solido, si è raffreddato”.
Dall’agenda macroeconomica odierna, il Pmi manifatturiero finale dell’Eurozona di aprile ha evidenziato un valore di 45,7 punti, sopra il consensus e il preliminare (entrambi 45,6 punti).
Nello stesso mese, l’omologo indicatore italiano si è attestato a 47,3 punti, in peggioramento contro le attese, che davano il dato stabile rispetto a marzo a 50,4 punti.
Sempre nel nostro Paese, a marzo, i prezzi della produzione industriale sono calati dello 0,4% su base mensile, dopo il -1,5% di febbraio. Su base annua hanno evidenziato una contrazione del 12,7%, in recupero dal -14,2% del mese precedente.
Focus nel pomeriggio, oltreoceano, su bilancia commerciale di marzo, richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, ordini di fabbrica e ordini beni durevoli finali di marzo.
Sul forex, l’euro/dollaro ridiscende a 1,07 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen è in rialzo a 155,2. Tra le materie prime, il petrolio prosegue positivo con il Brent (+0,9%) a 84,2 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 79,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,87%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta MPS (+3,9%), seguita da A2A ed Hera (+2,2%) mentre rimane in coda Stellantis (-3,5%) appensatita da una serie di giudizi negativi degli analisti dopo i ricavi trimestrali, con le vendite anche su Eni (-2,4%) e STM (-2%).