Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore banche:
Seduta mista per i principali indici azionari dell’eurozona: il FTSE Mib segna un -0,3%, il Dax 30 un +0,7% e il Cac 40 un +0,8%. A Londra il FTSE 100 scambia a +0,4% mentre a Wall Street l’S&P 500 registra un +1,1%, il Dow Jones un +1,2%, e il Nasdaq un +1,7%.
Negli USA, Bank of New York Mellon segna un +0,6%, Citizens Financial Group un +1,9%, The Charles Schwab Corp. un +1,1%, Truist Financial un +2,0%, US Bancorp un +1,6% e Wells Fargo un -0,4% mentre in Canada CIBC registra un +1,0%, Royal Bank of Canada un +0,7%, Bank of Montreal un +1,2% e Bank of Nova Scotia un +1,1%.
JPMorgan Chase ha confermato la raccomandazione Neutral su Wells Fargo e ne ha alzato il tp da $59,00 a $61,50.
Nello UK, Lloyds Banking Group scambia a +0,7%, NatWest a +0,7% e Standard Chartered a -0,6%.
Tra le altre Big europee ABN AMRO (Olanda) segna un +0,8%, ING Groep (Olanda) un +0,3%, Danske Bank (Danimarca) un -5,1%, Nordea Bank (Finlandia) un -0,5%, Raiffeisen Bank (Austria) un -1,6%, Skandinaviska Enskilda Banken (Svezia) un +1,9%, Caixa Bank (Spagna) un -2,8% e Banco Sabadell (Spagna) un +0,2%.
Crédit Agricole SA ha chiuso il primo trimestre con un utile netto in aumento del 55% a 1,9 miliardi di euro, superando gli 1,48 miliardi stimati dagli analisti. La performance è in gran parte dovuta alla divisione Corporate & Investment Banking che ha fatto meglio delle rivali. Le vendite sono salite dell’11% a 6,81 miliardi, battendo il consensus di 6,47 miliardi, mentre il costo del rischio, ovvero gli accantonamenti per crediti deteriorati, è stato di 400 milioni, 105 milioni in meno rispetto alle previsioni.
Société Générale ha registrato un utile netto del gruppo nei primi tre mesi dell’anno pari a 680 milioni di euro, in calo del 22% rispetto a un anno fa ma superiore alle aspettative di 463 milioni. La performance è attribuibile agli utili sulle vendite dei derivati azionari che hanno compensato la debolezza del retail banking e del trading sul reddito fisso. I ricavi sono scesi dello 0,4% a 6,65 miliardi, sopra la media di 6,46 miliardi stimata dagli analisti.
Nel primo trimestre 2024 Intesa Sanpaolo ha registrato interessi netti pari a 3.932 milioni, in aumento del 20,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Infine, nel settore dei pagamenti Adyen scambia a +2,9%, American Express a -0,2%, Global Payments a +1,5%, Mastercard a -0,1%, Nexi a +1,0%, PayPal a -0,5% e Visa a +0,3%.