Gli eurolistini chiudono misti, mentre Wall Street procede tonica dopo le prime ore di scambi.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -0,3% a 33.629 punti, negativo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,2%). Chiudono sopra la pari invece il Dax di Francoforte (+0,6%), il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna l’1,9%, lo S&P500 l’1,1%, il Dow Jones l’1,0%.
Focus di giornata sul job report Usa che ha evidenziato un incremento di 175mila posti di lavoro, ben al di sotto delle attese (240mila) e dei 315mila di marzo (dato rivisto da 303mila). Si tratta del minor aumento in sei mesi.
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione Usa è salito al 3,9%, contro le attese che davano il dato stabile rispetto al mese precedente al 3,8%.
Dati in scia ai quali si rafforza la fiducia degli investitori che la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi già a settembre, con i mercati che ora prevedono un allentamento monetario di 50 punti base per quest’anno, corrispondente a due riduzioni del costo del denaro.
Dall’agenda odierna si rileva inoltre che ad aprile l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 49,4 punti, in calo contro il consensus (52,0 punti) rispetto ai 51,4 punti di marzo.
Nello stesso mese, il Pmi Servizi finale degli Stati Uniti si è attestato a 51,3 punti, in aumento rispetto al preliminare (50,9 punti) e al consensus (51 punti). Il Composito è stato pari a 51,3 punti, oltre i 50,9 punti del preliminare e i 51 punti stimati dagli analisti.
A marzo il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,5%, in linea alle attese e al dato di febbraio. In Italia, secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso al 7,2% dal 7,4% di febbraio (rivisto da 7,5%), a fronte del 7,5% stimato dagli analisti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,078, mentre il cambio dollaro/yen scende a 152,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del petrolio, con il Brent (-0,4%) a 83,3 dollari e il Wti (-0,6%) a 78,4.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,79%.
Tornando a Piazza Affari, guida Cucinelli (+3,0%) seguita da Interpump (+2,9%), Stmicroelectronics (+2,6%), Telecom Italia (+2,0%). Si posizionano in coda invece Banca Monte Paschi Siena (-5,0%), Intesa Sanpaolo (-3,1%), Bper Banca (-2,9%), Banco Bpm (-2,9%).