Le borse europee proseguono in denaro a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano positivi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 33.872 punti, sopra la parità come il Cac 40 di Parigi (+0,7%), il Dax di Francoforte (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,1%).
Cresce l’attesa per il report sul lavoro statunitense in uscita oggi pomeriggio e che potrebbe fornire nuovi segnali utili a delineare le prossime mosse della Federal Reserve. Gli economisti prevedono un aumento di 240.000 occupati nel settore non agricolo, al ritmo più lento da novembre e dopo che negli ultimi mesi i dati hanno superato le previsioni.
Il tutto a seguito della decisione della Fed di lasciare, come atteso dagli analisti, i tassi invariati tra il 5,25% e il 5,50%, ai massimi degli ultimi 23 anni, e le parole del presidente Jerome Powell secondo il quale è improbabile che la prossima mossa della banca centrale sarà quella di aumentare il costo del denaro.
Resta l’attenzione inoltre sul proseguimento della stagione delle trimestrali con Apple che, nei primi tre mesi, ha registrato vendite di iPhone, corrispondenti a circa metà del fatturato del colosso di Cupertino, diminuite del 10% comportando il quinto calo consecutivo dei ricavi (-4% a 90,75 miliardi di dollari) e una riduzione dell’utile netto del 2% a 23,63 miliardi. I conti sono stati comunque migliori delle attese e nell’after hours il titolo ha guadagnato il 5,9% spinto anche dall’annuncio di un buyback record da 110 miliardi.
Dall’agenda macroeconomica, è emerso che a marzo la produzione industriale della Francia è scesa dello 0,3% su base mensile, rispetto al +0,3% delle attese e dopo il +0,2% di febbraio. Su base annua, la produzione industriale segna un incremento dello 0,7%, inferiore al +1,4% del consensus, dopo il -0,6% del mese precedente (rivisto da -0,8%).
Sempre a marzo il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,5%, in linea alle attese e al dato di febbraio. Nella sola Italia, secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso al 7,2% dal 7,4% di febbraio (rivisto da 7,5%), a fronte del 7,5% stimato dagli analisti.
Ad aprile la lettura finale dell’indice Pmi Servizi del Regno Unito ha registrato un valore di 55,0 punti, appena al di sopra della rilevazione preliminare e del consensus, entrambi a 54,9 punti. Il dato finale di marzo si attestata a 53,1 punti. L’indice Pmi Composito si è attestato a 54,1 punti, appena sotto la rilevazione preliminare e le attese (entrambi a 54,0 punti). Il dato finale di marzo si attestava a 52,8 punti.
Nel pomeriggio, oltreoceano, focus anche su PMI servizi e composito finali e ISM servizi, tutti di aprile.
Si ricorda anche che oggi esce il rating di Fitch sull’Italia.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 153,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 83,6 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 78,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund in leggero rialzo a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
Sul primario torna il Btp Valore. La quarta emissione del titolo di Stato pensato dal Mef per i piccoli risparmiatori avrà luogo da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. Questa edizione avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni. Sale il premio finale extra che sarà pari allo 0,8% per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.
Tornando a Piazza Affari, guidano Cucinelli e STM (+2,1%), seguite da TIM (+1,7%) e Mediobanca (+1,5%), mentre si posizionano in coda Iveco (-1,8%), Terna (-1,3%), Saipem (-1%) e MPS (-0,9%).