Le borse europee proseguono perlopiù positive nel pomeriggio in scia all’andamento tonico di Wall Street dopo i non farm payrolls ben sotto le attese, con Italia e Spagna tuttavia in controtendenza.
A Milano, il Ftse Mib rallenta infatti con un -0,2% a 33.670 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,3%) mentre restano in rialzo il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,4%). Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,7%, il Dow Jones e lo S&P 500 lo 0,8%.
Focus di giornata sul job report Usa che ha evidenziato un incremento di 175mila posti di lavoro, ben al di sotto delle attese (240mila) e dei 315mila di marzo (dato rivisto da 303mila). Si tratta del minor aumento in sei mesi.
Al contempo, è emerso che il tasso di disoccupazione Usa è salito al 3,9%, contro le attese che davano il dato stabile rispetto al mese precedente al 3,8%.
Dati in scia ai quali si rafforza la fiducia degli investitori che la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi già a settembre e con i mercati che ora prevedono un allentamento monetario di 50 punti base per quest’anno, corrispondente a due riduzioni del costo del denaro.
Dall’agenda odierna si rileva inoltre che ad aprile l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 49,4 punti, in calo contro il consensus (52,0 punti) rispetto ai 51,4 punti di marzo.
Nello stesso mese, il Pmi Servizi finale degli Stati Uniti si è attestato a 51,3 punti, in aumento rispetto al preliminare (50,9 punti) e al consensus (51 punti). Il Composito è stato pari a 51,3 punti, oltre i 50,9 punti del preliminare e 51 punti stimati dagli analisti.
A marzo il tasso di disoccupazione dell’Eurozona si è attestato al 6,5%, in linea alle attese e al dato di febbraio. Nella sola Italia, secondo l’Istat, il tasso di disoccupazione è sceso al 7,2% dal 7,4% di febbraio (rivisto da 7,5%), a fronte del 7,5% stimato dagli analisti.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen si mantiene a 153,0. Tra le materie prime, il petrolio aumenta il calo con il Brent (-0,7%) a 83,1 dollari al barile e il Wti (-0,8%) a 78,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,83%, in attesa stasera del rating di Fitch sull’Italia.
Tornando a Piazza Affari, accelera in vetta Cucinelli (+3,6%), seguita da Interpump (+3,1%) e STM (+2,6%), mentre scivolano in coda le banche con MPS (-4,6%), Intesa Sanpaolo (-3,1%), quest’ultima dopo i conti, e Bper (-2,7%).