Mercati – Previsto avvio positivo per l’Europa

Atteso avvio positivo per le principali borse europee, in contesto di ritrovato ottimismo sul potenziale allentamento della politica monetaria della Federal Reserve.

Chiusura tonica venerdì a Wall Street con il Nasdaq a +2%, lo S&P500 a +1,3% e il Dow Jones a +1,2%.

Sui mercati asiatici, orfani del Giappone, Corea del Sud e Thailandia, Shanghai scambia a +0,8% e Hong Kong a -0,2%.

I dati statunitensi sull’occupazione più deboli del previsto hanno sostenuto l’opinione che l’economia sta rallentando abbastanza da consentire alla Fed di iniziare ad allentare la politica già a settembre.

Nel frattempo, i policy maker europei sembrano propensi ad abbassare i costi di finanziamento prima delle loro controparti statunitensi.

Il capo economista della Banca centrale europea, Philip Lane, ha affermato che i dati recenti lo hanno reso più certo che l’inflazione sta tornando all’obiettivo del 2%, aumentando la probabilità di un primo taglio dei tassi di interesse a giugno.

I banchieri centrali, tra cui il francese Francois Villeroy De Galhau, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel e il presidente della Banca nazionale svizzera Thomas Jordan, interverranno in giornata a una conferenza della Bank for International Settlements.

Gli operatori terranno presente una serie di riunioni delle banche centrali questa settimana, guidate da un probabile atteggiamento aggressivo della Reserve Bank of Australia martedì a seguito dei dati sull’inflazione più forti del previsto del mese scorso. Sono attesi anche i dati sull’attività cinese e i dati sull’inflazione nei principali mercati emergenti.

Sul fronte geopolitico, il presidente cinese Xi Jinping è arrivato in Francia per avviare colloqui volti a stabilizzare le relazioni con l’Europa, nel tentativo di limitare i danni sui legami commerciali.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio è aumentato dopo che domenica Israele ha chiuso il valico umanitario Kerem Shalom verso Gaza a seguito di un lancio di razzi da Hamas, in un incidente che potrebbe far deragliare i delicati negoziati sugli ostaggi e sul cessate il fuoco durati settimane.