Iren – In coda alle Mid Cap (-2,5%) su arresto Ad Signorini nell’ambito dell’inchiesta corruzione porto di Genova

Forti vendite sul titolo Iren, che cede il 2,5% a 1,84 euro, scivolando in coda al FTSE Italia Mid Cap (+0,4%).

Ad alimentare le vendite la notizia secondo cui Paolo Emilio Signorini, DG e AD di Iren, è stato arrestato nell’ambito dell’indagine che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, insieme e all’imprenditore portuale Aldo Spinelli.

Signorini, che in passato ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, era stato nominato ai vertici della multiutility, di cui è socio il comune di Torino con una quota del 16,33%, nell’agosto del 2023.

La direzione distrettuale antimafia della Procura di Genova li accusa di “episodi di corruzione perpetrati in occasione di consultazioni elettorali”, oltre che nell’ambito delle attività portuali. Per Toti e Spinelli sono scattati i domiciliari, per Paolo Emilio Signorini la custodia cautelare in carcere.

Signorini era stato nominato dal Comitato di Sindacato dei soci pubblici azionisti di Iren, composto da Stefano Lo Russo Sindaco di Torino, Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia e Marco Bucci Sindaco di Genova.

In risposta a ciò Iren, in una nota stampa, sottolinea che “i reati contestati” a Signorini “si riferiscono al suo precedente incarico di presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e quindi non riguardano Iren”.

“Il Gruppo ha già attivato le procedure necessarie per garantire da subito la piena continuità aziendale e, a tal fine, nel primo pomeriggio di oggi è stato convocato un Consiglio straordinario per l’assegnazione temporanea delle deleghe”, conclude la nota.