Avvio in rialzo per le principali borse europee in un clima di fiducia sulle prossime mosse della Federal Reserve e con lo sguardo che resta sulle trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 34.234 punti, bene come il Ftse 100 di Londra (+1,1%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,5%).
Gli investitori stanno aumentando cautamente le loro scommesse su un allentamento da parte della Federal Reserve per quest’anno dopo i recenti deboli dati sull’occupazione negli Stati Uniti.
Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha intanto dichiarato di aspettarsi che i tassi elevati rallenteranno ulteriormente l’economia e ridurranno l’inflazione al target del 2%. Il suo omologo di New York, John Williams, ha affermato che prima o poi ci saranno dei tagli ai tassi, ma la decisione su quando avverranno, dipenderà dalla totalità dei dati.
Sempre in tema di politica monetaria, la banca centrale australiana ha mantenuto i tassi di interesse ai massimi degli ultimi 12 anni come ampiamente atteso, con i funzionari che si aspettano che ci vorrà ancora del tempo prima che l’inflazione raggiunga in modo sostenibile il target.
In Cina, il sentiment ha beneficiato della notizia che il polo tecnologico di Shenzhen si è unito ad altre grandi città nell’allentamento delle regole sull’acquisto di case e le autorità cercano di rilanciare il mercato immobiliare.
In Giappone, il principale funzionario valutario, Masato Kanda, ha affermato che non c’è bisogno che il governo intervenga se il mercato funziona correttamente.
Dall’agenda macroeconomica odierna, occhi sulle vendite al dettaglio dell’Eurozona di marzo.
A marzo, la bilancia commerciale francese ha riportato un deficit di 5,5 miliardi, in miglioramento rispetto ai 5,6 miliardi del mese precedente (rivisto da 5,2 miliardi).
Nello stesso mese, gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un calo su base mensile dello 0,4%, rispetto al +0,4% stimato dagli analisti e dopo il -0,8% di febbraio (dato rivisto da +0,2%). Su base annua e corretti per l’effetto calendario, gli ordini evidenziano un calo dell’1,9%, al di sotto delle attese (-0,7%), dopo il -8,8% di febbraio (dato rivisto da -10,6%).
Il PMI servizi finale di aprile della Jibun Bank giapponese si è attestato a 54,3 punti, sotto i 54,6 punti del preliminare. L’indice composito, che comprende anche l’attività manifatturiera, si è fissato a 52,3 punti, rispetto ai 52,6 punti del preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 154,4. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 83,4 dollari al barile e il Wti (flat) a 78,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Unicredit (+3%) in scia ai conti, seguita da Amplifon (+2,4%) e Stm (+2,1%), mentre si posizionano in coda MPS (-1,3%) dopo i risultati, Italgas e Finecobank (-0,9%).