Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico:
Seduta perlopiù positiva per i principali indici azionari dell’eurozona, con Piazza Affari tuttavia in controtendenza: il FTSE Mib segna un -0,3%, bene invece il Cac 40 (+0,9%), l’Ibex 35 (+0,6%), il Ftse 100 (+0,6%) e il Dax (+0,2%). Debole Wall Street con il Nasdaq a -0,3%, lo S&P 500 -0,2% e il Dow Jones flat.
Exxon Mobil (+0,1%) ha annunciato l’ingresso di Maria Jelescu Dreyfus nel Cda. Dreyfus è amministratore delegato e fondatore di Ardinall Investment Management, una società specializzata in investimenti sostenibili e infrastrutture resilienti.
Shell (-0,8%) ha dichiarato di aver accettato di vendere la sua raffineria di Bukom a Singapore – uno dei centri di raffinazione e commercio di petrolio più grandi al mondo – a una joint venture tra l’azienda chimica indonesiana Chandra Asri e Glencore. La vendita del complesso fa parte del piano del CEO Wael Sawan di ridurre l’impronta di carbonio dell’azienda e di concentrarsi sulle attività più redditizie. Il complesso della raffineria Shell di Bukom comprende diverse unità di distillazione del greggio con una capacità di lavorazione totale di 237.000 barili al giorno (bpd) e uno steam cracker da 1 milione di tonnellate all’anno. L’accordo dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, in attesa dell’approvazione normativa.
Tre compagnie di assicurazione hanno respinto la richiesta di Chevron (-0,3%) sul sequestro, lo scorso anno, di un carico di petrolio da parte dell’Iran, secondo una denuncia depositata martedì in un tribunale statunitense in California. La petroliera Advantage Sweet noleggiata dalla Chevron è stata abbordata dall’esercito iraniano nel Golfo di Oman nell’aprile 2023 e il suo carico di petrolio greggio è stato confiscato e successivamente trasferito su una nave iraniana.
Zurich American Insurance, Liberty Mutual Insurance e Great American Insurance hanno chiesto al tribunale distrettuale di San Francisco di confermare il loro rigetto della richiesta di 57 milioni di dollari di Chevron, inclusi gli interessi sulla perdita. Stando a quanto affermato dalle compagnie, il sequestro di petrolio non era coperto né dalle politiche sui carichi marittimi né dai rischi di guerra della Chevron.