Banca Generali ha chiuso il primo trimestre 2024 con un utile netto consolidato pari a 122,0 milioni, in aumento del 47% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Il risultato beneficia della forte crescita delle masse gestite e amministrate per conto della clientela che hanno raggiunto il nuovo massimo assoluto di 96,8 miliardi, in crescita del 13% rispetto al primo trimestre del 2023.
L’utile netto ricorrente si è attestato a 82,0 milioni, in aumento del 6% su base annuale.
L’utile variabile ammonta a 40,0 milioni (a fronte dei 6,1 milioni realizzati nel
1Q 2023), in scia alla performance netta generata dagli investimenti nel periodo, spinto dalla ripresa dei mercati finanziari, in particolare quelli azionari.
Il margine di intermediazione è salito a 256,6 milioni (+32,8% a/a), beneficiando del forte contributo del margine finanziario (83,9 milioni, +12,0%) e delle commissioni nette ricorrenti (118,3 milioni, +4,5%).
Nello specifico, il margine d’interesse è aumentato del 12% a 79,4 milioni.
I costi operativi sono stati pari a 68,3 milioni (+7,2% a/a), di cui 1,5 milioni legati ad
oneri straordinari.
L’incidenza dei costi operativi sulle masse totali è scesa a 28bps (30bps a fine 2023), mentre il Cost/Income ratio, rettificato per le componenti non ricorrenti quali le commissioni variabili, è risultato pari al 33,0% (34,9% a fine 2023 e 33,2% nel primo trimestre 2023).
A livello patrimoniale, Banca Generali conferma la solidità dei propri parametri regolamentari con il CET1 ratio al 20,0% e il Total Capital ratio (TCR) al 21,2%. I coefficienti sono aumentati di 2,2 punti percentuali rispetto ai livelli di fine 2023 e si posizionano su livelli ampiamente superiori ai requisiti minimi richiesti nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP e pari all’8,0% per il
CET1 ratio e al 12,3% per il TCR.
Il Leverage ratio della Banca si è attestato al 5,7%, ben al di sopra del minimo regolamentare.
Inoltre, si confermano elevati gli indicatori di liquidità della banca: LCR-Liquidity Coverage ratio al 343% (dal 335% nel 2023) e il NSFR-Net Stable Funding ratio al 205% (da 214% nel 2023).
Le Masse totali gestite e amministrate per conto dei clienti da Banca Generali sono cresciute del 12,6% a 96,8 miliardi a fine marzo, raggiungendo un nuovo massimo storico (+4,3% da inizio anno). Il risultato è stato trainato dai solidi volumi nella raccolta netta e della performance positiva degli attivi con la ripresa dei mercati.
Nello specifico, gli Assets under Investment hanno registrato un incremento nel primo trimestre del 2024 del 3,8% a 65,3 miliardi, arrivando a rappresentare il 67,5% delle masse totali. Tale progresso è stato favorito dalla crescita delle soluzioni gestite a 44,9 miliardi (+4,1% da inizio anno).
Le masse ESG sono cresciute a 18,9 miliardi, pari al 42,1% delle soluzioni gestite al 31
marzo 2024 (+4,5 punti percentuali da inizio anno). L’incremento delle masse ESG tiene conto dell’ampiamento del perimetro di fondi analizzato – al netto dei prodotti usciti dal perimetro – per circa 1,8 miliardi.
La raccolta netta totale del 1Q24 è stata pari a 1,6 miliardi, in crescita dell’8%
rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.
Banca Generali ribadisce l’obiettivo di una raccolta netta per il FY2024 di oltre sei miliardi, con una composizione orientata per il 40-60% in Assets under Investment.
L’obiettivo di raccolta netta per quest’ultimo anno del piano strategico 2022-2024 si inserisce nel quadro dei tre macro-obiettivi finanziari previsti per il triennio in termini di:
– Crescita dimensionale (Consistent Growth): stima per il triennio 2022-2024 di un
flusso cumulato di raccolta netta compreso tra 18,0-22,0 miliardi;
– Crescita reddituale (Profitable Growth): obiettivo di generare una crescita media
ponderata (CAGR) degli utili ricorrenti pari al 10-15% nell’arco del triennio 2022-2024;
– Crescita remunerativa (Remunerative Growth): distribuire dividendi cumulati pari a 7,5-
8,5 euro per azione nel periodo 2022-2025 (vista per cassa).