Il CdA di Prysmian ha approvato i risultati consolidati di gruppo relativi al primo trimestre 2024 da cui emergono ricavi per 3,7 miliardi, con una variazione organica del -5,6%.
L’adjusted EBITDA si è attestato a 412 milioni (427 milioni nel 1Q23), con margini in miglioramento all’11,2% rispetto al 10,7% del 1Q23.
L’Ebitda si è attestato a 393 milioni (398 milioni nel 1Q23) includendo oneri netti legati a riorganizzazioni aziendali, oneri non ricorrenti e altri oneri non operativi pari a 19 milioni (29 milioni nel Q1 2023).
L’utile netto è aumentato a 190 milioni (187 nel primo trimestre 2023). L’utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo è stato pari a 185 milioni (182 milioni nel 1Q23).
Il Free Cash Flow LTM è aumentato a 827 milioni, in crescita del 42,3% rispetto ai 581 milioni di marzo 2023.
L’Indebitamento Finanziario Netto è diminuito fortemente a 1,7 miliardi a marzo 2024 (2,1 miliardi a marzo 2023), grazie alla robusta generazione di flussi di cassa.
Per l’esercizio 2024, Prysmian ha confermato la Guidance annunciata a febbraio 2024, prevedendo di posizionarsi nella parte alta della forchetta. Secondo le previsioni della società, l’adjusted ebitda sarà compreso nel range 1,575-1,675 miliardi. Il free cash flow si attesterà tra 675 e 775 milioni. Dal punto di vista ESG, Prysmian si attende di ridurre le emissioni di gas serra scope 1&2 del 36% e scope 3 del 13% rispetto al 2019.