Nel primo trimestre 2024 De’ Longhi ha registrato ricavi consolidati a 658,8 milioni, in
crescita del 9,4% rispetto all’anno precedente, con un progresso a parità di perimetro del 5,9% (+7,3% a cambi costanti), dinamica che ha quindi evidenziato “una continuità di trend con la seconda parte dello scorso anno, conseguendo per il terzo trimestre consecutivo un
aumento del fatturato organico a cambi costanti a un tasso high single digit”, evidenzia la società.
Dal lato geografico, l’Europa sud-occidentale “ha conseguito una crescita organica nell’intorno del 10%, in piena continuità con i principali trend evidenziati nella seconda parte del 2023. In questo contesto, i principali mercati hanno realizzato una robusta espansione del fatturato in tutte le principali categorie di prodotto, con alcuni paesi quali Penisola Iberica e Svizzera in accelerazione a un tasso double digit”.
L’Europa nord-orientale ha registrato “una forte espansione organica del fatturato per il quarto trimestre consecutivo, rafforzata da una performance high-teens dei primi mesi del 2024. Si segnala la continuità di risultati positivi di UK e Polonia, con un’accelerazione dell’area Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria”.
L’area MEIA ha subito “un calo del fatturato, fortemente condizionato da un complesso contesto macroeconomico e geopolitico” mentre l’area America ha realizzato “un incremento del fatturato nell’intorno del 10%, grazie al consolidamento de La Marzocco e a una crescita organica mid single digit, sostenuta principalmente dalla performance del comparto nutrition e preparazione dei cibi guidata dall’espansione dei prodotti a marchio Nutribullet”.
Infine, la regione Asia Pacific, “che era stata l’unica area in crescita nel primo trimestre dello scorso anno, mantiene un fatturato in linea al 2023, evidenziando un parziale calo a livello organico e cambi costanti, che ha visto però in paesi come Australia e Nuova Zelanda un’accelerazione della crescita”.
Riguardo l’evoluzione dei segmenti di prodotto, si segnala “un andamento positivo di tutte le macro categorie”.
Nello specifico, “il comparto delle macchine per il caffè (area che include sia i prodotti per uso domestico che professionale), attualmente circa il 60% del fatturato, ha evidenziato una crescita significativa nel trimestre a un tasso low teens, sostenuta da un’accelerazione dell’espansione delle macchine superautomatiche ad uso domestico e dal contributo del consolidamento di un mese de La Marzocco”.
“Nell’area della nutrition e preparazione dei cibi, le categorie dei personal blenders e degli hand blenders hanno sostenuto nel trimestre la performance del comparto, che ha conseguito una crescita low to mid single digit”.
Infine, “significativa espansione dei prodotti dello stiro a marchio Braun, che hanno realizzato crescite importanti in molti paesi dell’area europea”.
Il Gruppo nel corso degli ultimi trimestri è stato in grado di “migliorare sensibilmente il profilo di marginalità rispetto alle complessità affrontate nel corso del 2022. La crescita dei volumi, assieme a parziali miglioramenti dei costi industriali, hanno sostenuto un ulteriore miglioramento della marginalità nel primo trimestre dell’anno”.
Il margine industriale netto si è attestato a 335,4 milioni (+10,2%), pari al 50,9% dei ricavi, rispetto al 50,5% del 2023, beneficiando di un effetto positivo del mix e di un allentamento delle pressioni inflazionistiche sui costi di prodotto.
L’Ebitda adjusted è stato pari a 93,8 milioni (+26,2%), ovvero il 14,2% dei ricavi rispetto al 12,3% dell’anno precedente. L’espansione dei volumi, un ulteriore parziale allentamento delle pressioni inflattive su alcuni costi industriali e investimenti in media e comunicazione allineati al 2023 (A&P su fatturato all’11,2%), hanno sostenuto un miglioramento della marginalità, pur in un contesto di aumento del costo del lavoro e di strutture organizzative;
L’Ebitda è stato pari a 91,2 milioni (+20,8%), ovvero il 13,8% dei ricavi, dopo 2,1 milioni di oneri non ricorrenti rispetto a 1,4 milioni di proventi non ricorrenti nel 2023.
L’Ebit si è attestato a 64,8 milioni (+29,2%), pari al 9,8% dei ricavi, con un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato all’anno precedente.
L’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a 51,3 milioni (+32,5%), pari al 7,8% dei ricavi (6,4% nel primo trimestre 2023). I proventi finanziari si sono attestati a 4,1 milioni, rispetto ad oneri finanziari per 0,6 milioni del 2023, grazie ad un’attenta politica di investimento della liquidità e a una efficace gestione valutaria.
La posizione finanziaria netta è attiva per 307,6 milioni, “dopo 326,8 milioni di assorbimento netto in relazione al closing della business combination tra La Marzocco ed Eversys”.
L’AD Fabio de’ Longhi commenta: “La persistente espansione dell’area caffè ed il recupero del comparto della nutrition e della preparazione dei cibi hanno sostenuto, per il terzo trimestre consecutivo, un incremento organico del fatturato a cambi costanti ad un tasso high single digits. Questa continuità di trend, assieme al consolidamento di un mese della business combination di La Marzocco e di Eversys, hanno consentito al Gruppo di realizzare un’espansione del fatturato prossima al 10%”.
“Tali dinamiche di crescita, accompagnate da un’attenta gestione dei costi e da una mirata espansione degli investimenti, hanno rafforzato un miglioramento del livello di profittabilità, in uno scenario di evidente consolidamento dei risultati dopo la fase di progressiva normalizzazione post-pandemica”.
“In questo contesto di favorevole evoluzione delle categorie core, seppur consapevoli della variabilità dell’attuale scenario macroeconomico e geopolitico, confermiamo la guidance per l’anno, comprensiva dell’allargamento del perimetro con la business combination del caffè professionale, con una crescita dei ricavi nell’intervallo 9%-11%”.
“A livello di marginalità, i risultati del trimestre rafforzano l’aspettativa di un adjusted Ebitda nell’intorno di € 500-530 milioni per il nuovo perimetro”, conclude de’ Longhi.