Nei primi 9 mesi del 2023-24 il gruppo Mediobanca ha registrato ricavi pari a 2.628 milioni, in crescita dell’8,7% anno su anno.
Il margine di interesse si è attestato a 1.492 milioni, in aumento del 14,9% a/a.
Le commissioni nette ammontano a 660,2 milioni, sostanzialmente in linea ai primi nove mesi del 2022-2023 (658,1 mln). A livello di singole divisioni la crescita è concentrata nel Wealth Management (363,3 mln, +6,5% a/a), il Corporate and Investment Banking registra commissioni nette per 224,8 milioni (-5,7% a/a), mentre il comparto Consumer salda a 110,1 milioni (+7,3% a/a).
I costi di struttura si attestano a 1.124 milioni (+8,6% a/a) con una incidenza del costo
lavoro per 586,9 milioni (+9,5% a/a) e delle spese amministrative per 537,1 milioni (+7,7%a/a).
Il Cost/income ratio è pari al 43%, stabile anno su anno.
Per quanto riguarda la qualità degli attivi, il costo del rischio di Gruppo è ridotto
a 50bps (48bps nell’ultimo trimestre). Le attività deteriorate lorde sono stabili su livelli contenuti (2,5% lordo e 0,8% netto sul totale degli impieghi). Gli indici di copertura si confermano elevati: 70% per le attività deteriorate, 1,40% per i crediti performing di Gruppo e 3,71% per i crediti performing del CF.
L’utile netto di periodo è pari a 946 milioni, in aumento del 20% anno su anno. L’EPS 9M si attesta a 1,11 euro (+20% a/a).
La base patrimoniale si conferma elevata, con l’indice CET1 al 15,2%, in calo di 70bps nei
nove mesi (15,9% a giugno 23).
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, per l’intero esercizio 2023-2024 i ricavi sono attesi crescere a 3,5 miliardi, con margine di interesse in crescita del
10% a/a e commissioni nette in progressiva salita. L’utile per azione e il dividendo sono previsti in crescita a doppia cifra e beneficeranno della cancellazione, entro giugno, di 17 milioni di azioni proprie, acquistate nell’ambito del buyback approvato dall’assemblea del 28 Ottobre 2023.