Avvio in rialzo per le principali borse europee con gli investitori che restano focalizzati su politica monetaria, dati macroeconomici e trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 34.539 punti, positiva come il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,5%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
Il raffreddamento del mercato del lavoro negli Stati Uniti ha sostenuto la necessità di tagli dei tassi di interesse. Infatti, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Usa, diffuse ieri, sono aumentate la scorsa settimana al livello più alto da agosto, superando le stime.
La presidente della Fed Bank di San Francisco, Mary Daly, ha affermato che i tassi stanno attualmente frenando l’economia, ma potrebbe essere necessario “più tempo” per riportare l’inflazione al livello obiettivo.
Parallelamente in Asia, la borsa di Hong Kong è stata sostenuta dalla notizia secondo cui le autorità di regolamentazione stavano prendendo in considerazione una proposta per esentare i singoli investitori dal pagamento delle tasse sui dividendi guadagnati dalle azioni di Hong Kong acquistate tramite Stock Connect.
Tuttavia, in Cina ha pesato il rapporto secondo cui l’amministrazione del presidente americano Joe Biden è pronta a svelare una decisione radicale sulle tariffe cinesi già la prossima settimana.
Dall’agenda macro è intanto emerso che a marzo la produzione industriale nel Regno Unito registra un aumento dello 0,2% su base mensile, a fronte del -0,5% delle attese e del +1,0% di febbraio (rivisto da +1,1%). Su base annua, il dato mostra un incremento dello 0,5%, sopra il +0,3% del consensus, dopo il +1,0% del mese precedente (rivisto da +1,4%). La produzione manifatturiera riporta un aumento dello 0,3% su base mensile, contro il -0,5% delle attese, dopo il +1,2% di febbraio. Su base annua, la variazione è positiva per il 2,3%, al di sopra delle attese degli analisti (+1,7%) e dopo il +2,6% di febbraio (rivisto da +2,7%).
Sul fronte macro, occhi sulla lettura preliminare del PIL 1Q 2024 e bilancia commerciale di marzo dal Regno Unito, sulla Produzione industriale italiana di marzo e, dagli Usa, sul Sentiment dell’Università del Michigan di maggio (preliminare).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,078 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 155,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 84,5 dollari al barile e il Wti (+0,8%) a 79,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Iveco (+4,8%) dopo i conti, seguita da Enel (+3,2%) dopo la trimestrale e la cessione degli asset di generazione in Perù a Niagara Energy per 1,3 miliardi di dollari. Denaro anche su Mediobanca (+1,8%) e Leonardo (+1,8%), dopo la cessione del business subacqueo a Fincantieri. In coda in particolare Ferrari (-0,9%) e Azimut (-0,4%).