Redelfi – Il BESS spinge valore della produzione e margini

L’esercizio 2023 chiude con un valore della produzione in crescita del 141% a 10,9 milioni  grazie al focus sulla business unit Green per lo sviluppo di Battery Energy Storage System Park (BESS) sul mercato italiano. La maggiore redditività della BU Green sostiene l’Ebitda, che cresce più che proporzionalmente rispetto al valore della produzione e l’Ebitda margin migliora di 9 punti al 46,3%. Davide Sommariva, Presidente di Redelfi, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti dei risultati presentati e della crescita registrata in questo ultimo anno, superiore alle stime pubblicate a dicembre 2023. Questi numeri dimostrano non solo la forte motivazione del Gruppo nel raggiungere gli obiettivi prefissati del Piano Industriale 2023-2026, ma anche la forte ambizione nel consolidare la posizione di Redelfi come operatore primario nel mercato dei Battery Energy Storage System stand-alone.”

Modello di Business

Redelfi, capofila di un gruppo attivo nell’ambito della transizione digitale e green, adotta un approccio fortemente innovativo nella definizione di prodotti, servizi e processi, con un’elevata attenzione al rispetto dei principi ESG nella gestione aziendale.

Il gruppo si articola in tre Business Unit definite sulla base del core-business e trasversali tra loro:

– Green, orientata verso il mercato energetico ed infrastrutturale sulla rete elettrica, nata con due specifici ambiti di riferimento ovvero l’investimento in impianti fotovoltaici a servizio di Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia e lo sviluppo di BESS negli USA e in un secondo tempo in Italia.

– MarTech, orientata all’innovazione di prodotto e processi inerenti al mercato informatico. Le competenze sulla gestione dei Big Data, oltre che sull’AI, presenti nella business unit troveranno in un prossimo futuro applicativi anche presso i clienti della business unit Green, permettendo un efficace cross-selling.

– GreenTech, la cui attività di creazione di strumenti di information technologies per la gestione dei BESS è attualmente sospesa.

 Ultimi Avvenimenti

Ad aprile Redelfi ha siglato, tramite la controllata al 100% Redelfi Corporation, accordi operativi con Elio Energy Group LLC, developer americano già socio in BESS Power Corporation, per lo sviluppo di ulteriori 2,4 GW di progetti Battery Energy Storage System sul territorio americano. La nuova pipeline sarà sviluppata dalla newco di diritto americano Redelio Renewables, partecipata da Redelfi Corporation ed Elio Group con una quota paritetica del 50%.

Sempre in aprile la società ha sottoscritto con Anthilia un contratto di finanziamento per 15 milioni, che sarà erogato in due rate su richiesta della società, finalizzato all‘implementazione di Battery Energy Storage System stand-alone (“BESS”) in Italia e, in particolare, allo sviluppo della pipeline BESS di Bright Storage.

Ai primi di aprile la società ha comunicato che la controllata Bright Storage, partecipata al 51% da Redelfi e al 49% da Flash S.p.A., società parte del Gruppo WRM, ha valutato positivamente e accettato tutti i progetti BESS presentati da Redelfi in virtù del Development Service Agreement sottoscritto il 12 febbraio per una capacità totale di 2,8 GW, raggiungendo così il target di sviluppo negoziato. A febbraio era stata creata una joint venture con la società Flash, mediante il perfezionamento della cessione al valore nominale di una partecipazione pari al 49% del capitale sociale di Bright Storage e la sottoscrizione dei relativi patti parasociali. A seguito della cessione, Bright Storage è partecipata per una quota pari al 51% da Redelfi e per il restante 49% da Flash. Nell’ambito del closing è stato inoltre sottoscritto il Development Service Agreement tra Redelfi e Bright Storage, in forza del quale Redelfi metterà a servizio della partnership le proprie competenze tecniche. L’obiettivo della joint venture è lo sviluppo di una pipeline di progetti di BESS stand-alone in Italia nell’arco di cinque anni, per una capacità minima totale di 2,8 GW. Tale accordo permette al Gruppo di ottenere un ricavo costante ed incrementativo durante la fase di sviluppo, che garantirà la copertura dei relativi costi.

Conto Economico

Al 31 dicembre 2023 il valore della produzione segna un forte aumento (+141,7%) attestandosi a 10,9 milioni, grazie all’ottimo andamento della business unit Green che vede il proprio fatturato crescere da 2 milioni a 8,5 milioni. Il Valore della Produzione consolidato include anche 7,3 milioni relativi alla voce variazione dei lavori in corso su ordinazione, riferibile principalmente alla BU Green e riconducibile ad attività legate all’accordo sottoscritto con un fondo inglese per la vendita di 930 MW di impianti BESS.

L’Ebitda beneficia dell’incremento dei volumi e della maggiore marginalità della business unit Green e cifra 5 milioni rispetto a 1,7 milioni dell’esercizio 2022. L’Ebitda margin, pari al 46,3%, migliora di 9 punti percentuali rispetto al 2022.

L’Ebit riflette il buon andamento della gestione operativa e si attesta a 4,5 milioni (1,1 milioni al 31 dicembre 2022), dopo ammortamenti in calo del 10,7% rispetto all’esercizio precedente. Il relativo margine balza al 41,9%, guadagnando 16,6 punti percentuali verso l’esercizio 2022.

Gli oneri finanziari diminuiscono a 242 mila euro da 763 mila euro e l’esercizio si chiude con un utile di 3 milioni al netto di imposte per 1,3 milioni. Un risultato importante se paragonato ai 272 mila euro di fine dicembre 2022 e principalmente riconducibile all’attività della B.U. Green.

Breakdown dei ricavi

La disamina dei ricavi conferma il forte progresso della business unit Green, che ha quadruplicato il proprio giro d’affari e contribuito al 77,8% dei ricavi totali.

Buono anche l’andamento della business unit MarTech, con ricavi in crescita del 29,3% a 2,2 milioni.

Gli altri ricavi diminuiscono in quanto nel 2022 includevano il credito d’imposta di cui la società ha beneficiato in seguito alla quotazione in Borsa; il dato del 2023 è relativo agli affitti degli immobili di proprietà del gruppo.

Stato Patrimoniale

Il patrimonio netto sale dai 9,2 milioni del 31 dicembre 2022 a 12,7 milioni grazie all’utile dell’esercizio.

L’indebitamento finanziario netto aumenta a 4,8 milioni rispetto a 629 mila euro a fine 2022. La cassa generata nel periodo e il ricorso a un nuovo prestito contratto con Anthilia hanno finanziato fabbisogni di circolante per circa 4 milioni e investimenti per 5,1 milioni.

Ratio

L’assetto finanziario patrimoniale è solido, con un indicatore di capacità di rimborso del debito pari a 0,95x e un indice di capitalizzazione di 0,38x.

Il ritorno per gli azionisti, grazie all’utile d’esercizio, balza al 23,9% verso il 2,9% di fine dicembre 2022.

Outlook

I vertici della società hanno aggiornato il piano industriale per il periodo 2024-2026 che, per quanto riguarda l’Italia, è fondato sullo sviluppo di 2.800 MW nei prossimi tre anni (Pipeline Bright) e di 950 MW (pipeline Redelfi) per cui è stato firmato un accordo preliminare di vendita. Per quanto riguarda il mercato americano, il management si focalizzerà sulla pipeline BESS Power (2,4 GW), di cui il progetto Lund Storage potrebbe individuare il compratore entro il 2025, e sulla nuova pipeline USA (circa 2,2 GW).

Nell’aggiornamento del piano industriale, il fatturato previsto deriva per la maggior parte dalla BU Green. Per fine periodo, il management ritiene di poter realizzare un valore della produzione fra i 34 e i 35,2 milioni e un Ebitda fra i 23,3 e 24,3 milioni.  La posizione finanziaria netta per fine 2026 è prevista positiva e in un range fra i 16,5 e 17,5 milioni.

Le stime degli analisti

Integrae Sim, nello studio del 10 aprile, alla luce dei risultati di bilancio 2023 e dell’evoluzione del Piano Industriale 2023-2026, conferma le proprie stime per l’anno in corso e per i prossimi anni.

Per il 2024 gli analisti si aspettano un valore della produzione di 18,3 milioni e un Ebitda di 6,7 milioni con relativa marginalità al 36,7%.

Per gli anni successivi, il valore della produzione crescerà a ritmo sostenuto per assestarsi a 34,9 milioni a fine 2026 (Cagr 23A – 26E: 47,3%). L’Ebitda aumenterà più che proporzionalmente rispetto al valore della produzione ed è stimato in 24,2 milioni a fine periodo previsionale. L’Ebitda margin è atteso al 69,6%, rispetto al 47,0% a fine dicembre 2023.

La cassa generata nel periodo permetterà il ripagamento dei debiti finanziari e, a fine 2026, si stima che la posizione finanziaria netta possa essere positiva per 15,8 milioni.

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