Seduta debole per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in modesto rialzo venerdì a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente a -0,1 e -0,8%, Hong Kong in controtendenza guadagna lo 0,6%, debole anche il Giappone con Nikkei e Topix entrambi -0,2%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,3%, lo S&P500 a +0,2% e il Nasdaq flat.
il sentiment è stato influenzato dai mediocri dati cinesi pubblicati nel fine settimana e dall’ottimismo sulle notizie secondo cui il paese inizierà a vendere obbligazioni ultra-lunghe. Il programma speciale di emissione di obbligazioni cinesi da 1.000 miliardi di yuan, circa 138 miliardi di dollari, inizierà venerdì e includerà eventualmente debito a 20, 30 e 50 anni.
A pesare anche lo spettro di ulteriori tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, con l’amministrazione Biden che, secondo un rapporto, intenderebbe aumentare le tariffe sui veicoli elettrici cinesi.
I potenziali principali catalizzatori per i mercati di questa settimana includono una decisione sui tassi di politica monetaria da parte della Cina mercoledì e i dati sull’inflazione negli Stati Uniti di aprile lo stesso giorno.
Gli investitori continueranno inoltre a esaminare attentamente i commenti dei funzionari statunitensi per individuare segnali su quanto a lungo la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse a livelli elevati. La presidente della Fed Bank di Dallas, Lorie Logan, ha dichiarato la scorsa settimana che è ancora troppo presto per pensare a ridurre i costi di finanziamento, mentre il governatore Michelle Bowman ha affermato di non aspettarsi che sia appropriato per la Fed tagliare i tassi nel 2024.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,077 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 155,8. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent (-0,1%) a 82,7 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 78,2 dollari.