Atteso avvio poco sopra la parità per le principali borse europee tra segnali contrastanti dall’Asia e con l’attenzione sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali.
Chiusura venerdì perlopiù in leggero rialzo a Wall Street con Dow Jones a +0,3%, S&P500 a +0,2% e Nasdaq flat.
Tokyo ha terminato a -0,2%, Shanghai viaggia a -0,3% mentre Hong Kong tiene a +0,7%.
Pechino prevede un programma speciale di emissione obbligazionaria da 1.000 miliardi di yuan (138 miliardi di dollari) che inizierà venerdì e includerà eventualmente debito a 20, 30 e 50 anni.
L’emissione da parte della Cina ha rafforzato la fiducia degli operatori compensando i timori per i deboli dati del paese pubblicati nel fine settimana. Pesa intanto lo spettro di ulteriori tensioni commerciali tra Washington e Pechino a seguito di un report su quanto il presidente Biden intenda aumentare le tariffe sui veicoli elettrici cinesi.
Parallelamente gli investitori restano concentrati sulle dichiarazioni dei funzionari statunitensi alla ricerca di indicazioni su quanto tempo la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse a livelli elevati. La presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha dichiarato la scorsa settimana che è ancora troppo presto per pensare di abbassare il costo del denaro mentre la policy marker Michelle Bowman non si aspetta che la Fed tagliarà i tassi nel 2024.
Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dal dato sull’inflazione statunitense in calendario mercoledì.
Sul fronte delle materie prime, il ministro del petrolio iracheno Hayyan Abdul Ghani ha inizialmente affermato che Baghdad aveva tagliato abbastanza la produzione e che non avrebbe accettato di procedere ulteriormente in tale direzione. Tuttavia, ha aggiunto successivamente che qualsiasi decisione spettaerà all’OPEC e che si atterrà a qualunque decisione del gruppo. L’OPEC+ si riunirà il 1° giugno.