Mercati – Eurolistini proseguono poco mossi a metà seduta con Piazza Affari a +0,2%

Le borse europee procedono poco mosse intorno alla parità a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in frazionale rialzo.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.717 punti, sopra la parità come  il Ftse 100 di Londra (+0,05%), in flessione invece il Dax di Francoforte (-0,1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%)%.

Pechino prevede un programma speciale di emissione obbligazionaria da 1.000 miliardi di yuan (138 miliardi di dollari) che inizierà venerdì e includerà eventualmente debito a 20, 30 e 50 anni.

L’emissione da parte della Cina ha rafforzato la fiducia degli operatori compensando i timori per i deboli dati del paese pubblicati nel fine settimana. Pesa intanto lo spettro di ulteriori tensioni commerciali tra Washington e Pechino a seguito di un report su quanto il presidente Biden intenda aumentare le tariffe sui veicoli elettrici cinesi.

Parallelamente gli investitori restano concentrati sulle dichiarazioni dei funzionari statunitensi alla ricerca di indicazioni su quanto tempo la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse a livelli elevati. La presidente della Fed di Dallas, Lorie Logan, ha dichiarato la scorsa settimana che è ancora troppo presto per pensare di abbassare il costo del denaro mentre la policy marker Michelle Bowman non si aspetta che la Fed taglierà i tassi nel 2024.

Ulteriori segnali dovrebbero arrivare dai dati sui prezzi alla produzione statunitensi previsti per martedì, in vista dell’inflazione di aprile in calendario mercoledì. I dati della scorsa settimana hanno evidenziato un rallentamento dell’economia in un contesto di inflazione persistente, ponendo una sfida alle prospettive per la politica della Federal Reserve. Mercoledì saranno diffusi anche i dati relativi al PIL e all’occupazione del primo trimestre dell’Eurozona.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,078 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 155,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 82,9 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 78,4 dollari. Il ministro del petrolio iracheno Hayyan Abdul Ghani ha inizialmente affermato che Baghdad aveva tagliato abbastanza la produzione e che non avrebbe accettato di procedere ulteriormente in tale direzione. Tuttavia, ha aggiunto successivamente che qualsiasi decisione spetterà all’OPEC e che si atterrà a qualunque decisione del gruppo. L’OPEC+ si riunirà il 1° giugno.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.

Tornando a Piazza Affari, guida Diasorin (+3,7%) premiata da Banca Akros che ne ha alzato il rating a ‘buy’ da ‘accumulate’, seguita da Stellantis (+2,8%), TIM (+1,3%) e Italgas (+1,1%). In coda Iveco (-4,2%), Leonardo (-3,7%), Bper e Amplifon (-1,2%).