RCS presenta un andamento stagionale delle attività che penalizza normalmente i risultati economici del primo e terzo trimestre dell’anno.
I ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 marzo 2024 si attestano a 168,9 milioni, in calo del 5,7% rispetto a 179,1 milioni del 1Q23. I ricavi digitali, che ammontano nel complesso a 44,4 milioni, rappresentano circa il 26,3% dei ricavi complessivi (circa il 25,2% nel primo trimestre 2023).
I ricavi pubblicitari dei primi tre mesi del 2024 ammontano a 57,3 milioni (64,1 milioni nel pari periodo del 2023). In particolare in Spagna, l’andamento della raccolta pubblicitaria nel trimestre è stato impattato dalla diversa calendarizzazione della Semana Santa (Pasqua) e di alcuni eventi. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line si attesta nel primo trimestre 2024 a 27 milioni, pari a circa il 47% del totale dei ricavi pubblicitari (circa 45% nel primo trimestre 2023).
I ricavi editoriali e diffusionali sono pari a 79,8 milioni (83 milioni nel 1Q23) ed evidenziano una flessione di 3,2 milioni riconducibile principalmente al calo dei ricavi da opere collaterali (-1,7 milioni), dei ricavi diffusionali di m-dis riconducibili alla distribuzione di editori terzi (-0,8 milioni) e dei ricavi diffusionali a mezzo stampa delle testate del Gruppo, parzialmente compensato dalla crescita dei ricavi da abbonamenti digitali.
L’EBITDA è positivo per 12,6 milioni, in miglioramento di 2 milioni rispetto al primo trimestre 2023 (10,6 milioni nel 1Q23), prevalentemente per la riduzione dei costi per materie prime e utenze.
L’EBIT è negativo per 0,6 milioni (-2,6 milioni nel pari periodo del 2023).
Il conto economico chiude con una perdita netta pari a 1,6 milioni (-1,8 milioni del 1Q23).
Al 31 marzo 2024 la posizione finanziaria netta è negativa per 12,4 milioni, in miglioramento di 11 milioni rispetto al 31 dicembre 2023. La variazione è principalmente determinata dall’apporto positivo della gestione tipica, compensato parzialmente dagli esborsi per investimenti e, in minor misura, per gli oneri non ricorrenti del periodo. Si ricorda che la dinamica del circolante ancora risente dei tempi di incasso dei crediti di imposta previsti a favore del settore editoriale (al 31 marzo 2024 30,3 milioni il credito residuo relativo anche agli anni 2021, 2022 e 2023).
L’indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per
leasing ex IFRS 16 (principalmente locazioni di immobili), per complessivi 139,6 milioni al 31 marzo 2024, ammonta a 152 milioni (151,4 milioni al 31 dicembre 2023).