Il CdA di Fincantieri ha approvato le informazioni finanziarie intermedie al 31 marzo 2024 da cui emergono per 1,8 milioni (+0,2% rispetto al 31 marzo 2023), con un progressivo sviluppo nei trimestri successivi in linea con i programmi di produzione previsti per l’anno.
L’Ebitda è in crescita del 16% a 100 milioni e un EBITDA margin al 5,7% (4,9% nei primi tre mesi del 2023 e 5,2% a fine 2023).
I nuovi ordini acquisiti nei primi tre mesi del 2024 si attestano a euro 539 milioni, e non riflettono il contratto siglato con il Ministero della Difesa indonesiano per la fornitura di 2 unità PPA per un valore complessivo di 1,18 miliardi, la cui efficacia è soggetta alle dovute autorizzazioni da parte delle competenti Istituzioni.
Al termine del primo trimestre 2024, il gruppo dispone di un backlog pari a circa 22,0 miliardi, composto da 85 navi in consegna entro il 2030, e un soft backlog che si attesta a 17,3 miliardi.
L’indebitamento finanziario netto, pari a 2.413 milioni al 31 marzo 2024, è in forte riduzione rispetto al dato di fine primo trimestre 2023 (2.922 milioni) e sostanzialmente in linea rispetto a fine 2023 (2.271 milioni) principalmente per effetto delle dinamiche del capitale circolante nel periodo. Si conferma il percorso di deleveraging in corso che prevede un rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) a fine anno tra il 5,5 e il 6,5x.
Il management di Fincantieri ha confermato la guidance per il 2024. I vertici dell’azienda punta a chiudere l’esercizio con ricavi nell’ordine degli 8 miliardi (+4,5%) e una marginalità intorno al 6% (in crescita di un punto percentuale rispetto al 2023). Il rapporto di indebitamento (PFN/EBITDA) è indicato tra 5,5x e 6,5x.