Nel primo trimestre 2024, i ricavi del Gruppo Hera sono stati pari a 3.285,8 milioni, in calo del 41,6% rispetto ai 5.628,9 milioni dell’analogo periodo del 2023, principalmente per il calo dei prezzi delle commodity energetiche e per le minori attività di intermediazione, oltre alla riduzione delle opportunità legate agli incentivi di efficienza energetica negli edifici abitativi. Tale contrazione è stata parzialmente compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, anche grazie al rilevante sviluppo commerciale.
Il margine operativo lordo adjusted è salito del 1,7% a 417,1 milioni, evidenziando la resilienza dei risultati rispetto alla normalizzazione dei prezzi delle commodity. La crescita è riconducibile soprattutto al contributo del ciclo idrico per 9,8 milioni, alle buone performance dell’area elettrica e dell’area ambiente, in crescita rispettivamente di 3,5 e 2 milioni, e agli altri servizi per 1,4 milioni, che compensano la flessione dell’area gas di 9,8 milioni dovuta al venir meno del contributo del superecobonus.
Il risultato operativo netto adjusted è aumentato del 4,2% a 245,9 milioni. La performance è stata sostenuta anche da minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti, per effetto della normalizzazione dei prezzi delle materie prime e dei minori volumi gas.
Al netto delle imposte che hanno inciso per il 28%, principalmente per i minori benefici fiscali consuntivati nel primo trimestre 2024, l’utile netto adjusted è aumentato del 9,3% a 153,3 milioni e l’utile netto di pertinenza degli Azionisti adjusted del Gruppo è migliorato del 11,6% a 143,1 milioni.
Questi risultati sostengono una creazione di valore per tutti gli stakeholder in linea con le attese di Piano.
L’impegno sugli investimenti operativi del Gruppo, al lordo dei contributi in conto capitale, confermano i programmi strategici e sono in linea con l’anno precedente, pari a 156,8 milioni rispetto ai 155,7 milioni al 31 marzo 2023 e sono riferiti principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. A questi si aggiungono gli adeguamenti normativi che riguardano soprattutto la distribuzione gas per la sostituzione massiva dei contatori e l’ambito depurativo e fognario.
Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto risulta pari a 3.986,6 milioni, in lieve aumento (+4,2%) rispetto a 3.827,7 milioni di fine 2023, mentre il rapporto debito netto/MOL adjusted si attesta a 2,66x, a riconferma della solidità finanziaria dell’azienda.