Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro, con Wall Street poco mossa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +1,0% a 35.151 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%). Chiude negativo invece il Dax di Francoforte (-0,1%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,3%, lo S&P 500 lo 0,1% e il Dow Jones scambia intorno alla parità.
Fari puntati questa settimana sull’inflazione americana, con gli investitori intenti a trarre nuove indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria della Fed. Lo sguardo è già rivolto ai dati sui prezzi al consumo di aprile, in agenda domani: l’indice CPI è atteso evidenziare un leggero rallentamento su base annua, passando dal 3,5% al 3,4%.
Oggi, invece, focus sui prezzi alla produzione, che ad aprile hanno registrato un incremento dello 0,5% su base mensile, oltre le attese (+0,3%) e a fronte del -0,1% del mese precedente (rivisto da +0,2%). Su base annua, l’indice PPI è salito del 2,2%, in linea con il consensus, dopo il +2,1% di marzo.
Al netto di elementi volatili, il PPI Core ha evidenziato un incremento su base annua del 2,4%, stabile rispetto al mese precedente e al di sopra del +2,3% delle attese.
Nuove indicazioni sull’evoluzione prevedibile dei tassi d’interesse potrebbero arrivare oggi da un nuovo intervento del Presidente della Fed, Jerome Powell.
Dall’agenda macroeconomica europea, a maggio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 47,0 punti dai 43,9 punti di aprile.
Nello stesso mese, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 47,1 punti (consensus 46,4 punti) dai 42,9 punti registrati ad aprile.
Sempre in Germania, ad aprile l’indice finale dei prezzi al consumo ha registrato un +0,5% su base mensile e un +2,2% su base annua, confermando preliminare e attese.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082, il cambio dollaro/yen a 156,5. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,3%) a 82,3 dollari e il Wti (-1,5%) a 77,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,84%.
Tornando a Piazza Affari, guida Bper Banca (+5,0%) seguita da Iveco (+3,1%), Saipem (+3,1%), Banco Bpm (+2,8%). Chiudono in coda Terna (-1,8%), Italgas (-1,7%), Pirelli (-1,3%), Hera (-0,8%).