Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.
A Milano, il Ftse Mib guida con un +0,5% a 34.984 punti, in frazionale rialzo come il Ftse 100 di Londra (+0,2%) mentre viaggiano più arretrati il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (flat).
Il tutto in attesa dei prezzi alla produzione statunitensi e dell’intervento del presidente della Federal Reserve Powell, entrambi in calendario oggi, mentre domani pomeriggio lo sguardo si sposterà sull’inflazione statunitense. Venerdì sarà il turno dei prezzi al consumo dell’Eurozona.
Il capo economista della Bank of England, Huw Pill, ha intanto affermato che l’istituto potrebbe prendere in considerazione la possibilità di tagliare i tassi di interesse durante l’estate, anche se il mercato del lavoro britannico rimane rigido rispetto agli standard storici.
Dall’agenda macroeconomica, a maggio l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona è salito a 47,0 punti dai 43,9 punti di aprile.
Nello stesso mese, l’omologo indice sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è migliorato a 47,1 punti (consensus 46,4 punti) dai 42,9 punti registrati ad aprile.
Sempre in Germania, ad aprile l’indice finale dei prezzi al consumo ha registrato un +0,5% su base mensile, in linea al preliminare e alle attese. Su base annua, ha visto un progresso del 2,2%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue si è attestato a +0,6% su base mensile e a +2,4% su base annua, confermando in entrambi i casi la prima lettura e le stime.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,079 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,4. Tra le materie prime, il petrolio resta poco mosso con il Brent (-0,1%) a 83,3 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 79,1 dollari, prima della pubblicazione delle prospettive di mercato dell’OPEC.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 135 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,85%.
Tornando a Piazza Affari, restano in vetta Bper (+2,8%) e MPS (+2,4%), seguite da Stellantis (+2,3%). Rimane in coda Italgas (-1%) dopo i conti e l’annuncio dell’avvio di un periodo di negoziazione in esclusiva per l’acquisto del 100% di 2i Rete Gas, con le vendite anche su Terna (-0,8%) e Banca Mediolanum (-0,7%).