Utility (+0,2%) – Tra le Blue Chips spiccano A2A (+2,2%) e Hera (+1,8%)

 

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +0,2% rispetto al -0,3% del corrispondente europeo e al +0,5% del Ftse Mib.

Gli eurolistini hanno chiuso misti, simili all’andamento di Wall Street. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è salito in area 132 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.

Tra le Large Cap del comparto A2A (+2,2%) e Hera (+1,8%) sono state le migliori mentre ERG (-0,6%) si è posizionata in fondo al paniere di riferimento.

Tra le Mid Cap, Industrie De Nora ha terminato le contrattazioni a +1,7%, Acea a +1,6%, Iren a +0,8%, Alerion Clean Power a +0,7% e Ascopiave a -1,1%.

Alerion Clean Power, tramite le proprie controllate indirette Vulturu Power Park e Vulturu Wind Farm, ha ottenuto le autorizzazioni per la costruzione di due impianti eolici, rispettivamente di 114 MW e di 108 MW, nel territorio dei comuni di Crucea, Saraiu e Vulturu, nella regione di Dobrogea in Romania.

Infine, tra le Small, i best performer sono stati Seri Industrial (+0,7%) e Acinque (+0,5%) mentre Plc (-3,5%) è risultata la peggiore.

Il CdA di Acinque ha approvato le Informazioni finanziarie periodiche aggiuntive del gruppo al 31 marzo 2024 da cui emergono ricavi delle vendite consolidate nel primo trimestre 2024 risulta pari a 180,2 milioni, in flessione rispetto al 2023 (229,6 milioni) principalmente a causa della contrazione dei prezzi delle commodities connessa alla flessione dello scenario energetico anche se non ancora ai livelli precrisi energetica iniziata nel 2021.