Nel primo trimestre 2024 i ricavi consolidati del Gruppo Iren si attestano a 1.567,7 milioni in diminuzione del -22,4% rispetto ai 2.019,8 milioni del 1Q23.
I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 500 milioni dalla riduzione dei prezzi delle commodities, parzialmente compensata da maggiori ricavi per circa 100 milioni correlati ai maggiori volumi, anche per l’effetto climatico. Risultano in flessione anche i ricavi inerenti alle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110% (-81 milioni circa). Infine, le variazioni di perimetro incidono sui ricavi per circa 24 milioni e sono riferibili al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e AcquaEnna (da giugno 2023).
L’EBITDA aumenta del 4% a 383 milioni. L’incremento è principalmente determinato dalla crescita organica, dagli adeguamenti tariffari nelle attività di distribuzione e dal pieno recupero della marginalità della BU Mercato, nonostante la rilevante contrazione dei prezzi delle commodities energetiche che hanno penalizzato la marginalità delle attività di generazione di energia elettrica e calore.
L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti cala del 10% a 122 milioni. La decrescita temporanea, in quanto è prevista già nei prossimi trimestri un’inversione del trend, è interamente imputabile all’incremento del tax rate. Lo scorso anno il tax rate del Gruppo era significativamente inferiore, per effetto della non imponibilità dei crediti di imposta riconosciuti a contrasto dei costi dell’energia delle imprese. Il risultato ante imposte (EBT)
è infatti in linea con quello dello scorso anno a 192,8 milioni.
Dal alto patrimoniale, l’Indebitamento finanziario netto è in miglioramento a 3.912 milioni (-1% rispetto a 3.932 milioni di fine anno 2023). Il miglioramento rispetto a fine 2023, nonostante gli importanti investimenti, è stato possibile grazie al positivo flusso operativo di cassa, che ha anche beneficiato della cessione dei crediti fiscali da Superbonus.
Gli investimenti diminuiscono nel 7% a 184 milioni e sono destinati principalmente alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche, all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti e di generazione rinnovabile.
Nel trimestre è continuata la crescita sostenibile di Iren, con la maggioranza degli indicatori di performance in linea rispetto alle previsioni di Piano e in miglioramento rispetto al primo trimestre 2023: 72% di raccolta differenziata, +14% di materia recuperata negli impianti del Gruppo, 71% di reti idriche distrettualizzate e +12% di energia rinnovabile venduta ai clienti finali.
Confidente dei risultati del trimestre, il management ha alzato la guidance per il 2024, prevedendo una crescita sia a livello di EBITDA sia di Utile netto del 4% rispetto al 2023.