Gli eurolistini chiudono in rialzo, simili all’andamento di Wall Street in scia ai dati sull’inflazione americana.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un +0,6% a 35.366 punti, positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,8%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,9%, lo S&P500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,6%.
Focus principale sui prezzi al consumo statunitensi, che ad aprile hanno registrato un incremento su base annua del 3,4%, in linea con le attese e in leggero rallentamento rispetto al +3,5% del mese precedente. Su base mensile, inflazione allo 0,3%, sotto il +0,4% del dato di marzo e del consensus.
Prescindendo da elementi volatili, il CPI Core è salito del 3,6% su base annua, come da attese, dopo il +3,8% del mese precedente. Su base mensile, l’indice ha evidenziato un aumento dello 0,3%, rispettando le previsioni, dopo il +0,4% di marzo.
Sempre in America, le vendite al dettaglio hanno registrato ad aprile una variazione nulla su base mensile, a fronte del +0,4% delle attese e del +0,6% del mese precedente (dato rivisto da +0,7%).
Inoltre, nella settimana al 10 maggio, l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti ha evidenziato un incremento dello 0,5%, dopo il +2,6% della settimana precedente.
Nel Vecchio Continente, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del primo trimestre 2024 ha evidenziato un incremento dello 0,3% su base trimestrale, in linea al consensus e alla prima lettura. Il dato su base annua ha registrato un +0,4%, anch’esso in linea alle attese e al dato precedente.
Sempre nell’Eurozona, a marzo l’indice destagionalizzato della produzione industriale su base mensile è salito dello 0,6%, oltre le attese (+0,4%), dopo il +1% di febbraio. Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione del 1%, contro il -1,3% del consensus e il -6,3% del mese precedente.
In Francia, l’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile, in linea alle attese e al dato preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento del 2,2%, rispettando anche in questo caso consensus e preliminare.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,086, mentre il cambio dollaro/yen scende a 155,1. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio con il Brent (+0,1%) a 82,5 dollari e il Wti (+0,3%) a 78,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,69%.
Tornando a Piazza Affari, guida Interpump (+5,7%) seguita da Banca Monte Paschi Siena (+3,6%), Leonardo (+2,6%), Telecom Italia (+2,2%). Si posizionano in coda invece Diasorin (-2,0%), Poste Italiane (-1,3%), Hera (-1,2%), Banca Mediolanum (-0,6%).