Mercati – Eurolistini proseguono in denaro a metà seduta con Milano a +0,5%

Le borse europee proseguono in rialzo a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano sopra la parità.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 35.321 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%), in controtendenza invece il Cac 40 di Parigi (-0,2%).

L’indice dei prezzi al consumo statunitense in uscita nel pomeriggio dovrebbe fornire nuovi segnali utili a definire le prossime mosse della Federal Reserve tra le speranze che le pressioni inflazionistiche inizieranno nuovamente ad allentarsi.

Rispetto ad aprile 2023, le stime prevedono che l’indice core aumenterà del 3,6%, un andamento che esprimerebbe il minor incremento annuale degli ultimi tre anni seppur ancora troppo elevato per giustificare un primo taglio ai tassi di interesse.

Il tutto dopo che ieri i prezzi alla produzione Usa sono risultati in aumento più del previsto ad aprile, sebbene i componenti chiave che alimentano l’indicatore siano stati più contenuti.

In Asia, il sentiment beneficia di un report di Bloomberg secondo cui il governo di Pechino starebbe prendendo in considerazione l’ipotesi di acquistare milioni di case invendute nel tentativo di salvare il mercato immobiliare cinese.

Dall’agenda macroeconomica, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del primo trimestre 2024 ha evidenziato un incremento dello 0,3% su base trimestrale, in linea al consensus e alla prima lettura. Il dato su base annua ha registrato un +0,4%, anch’esso in linea alle attese e al dato precedente.

Sempre per quanto riguarda l’Eurozona, a marzo l’indice destagionalizzato della produzione industriale su base mensile è salito dello 0,6%, oltre le attese (+0,4%), dopo il +1% di febbraio (rivisto da +0,8%). Su base annua e corretto per l’effetto calendario, l’indice ha segnato una contrazione del 1%, contro il -1,3% del consensus e il -6,3% del mese precedente (rivisto da -6,4%).

In Francia, invece, la lettura finale di aprile dell’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,5% su base mensile, in linea alle attese e al dato preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento del 2,2%, rispettando anche in questo caso consensus e preliminare. L’indice armonizzato agli standard Ue mostra una salita dello 0,6% m/m, in linea al consensus e al dato preliminare, mentre su base annua i prezzi al consumo sono saliti del 2,4%, come da stima e lettura precedente.

Focus nel pomeriggio oltreoceano su richieste mutui MBA, indice manifatturiero New York Empire State di maggio, vendite al dettaglio di aprile, oltre ai già citati prezzi al consumo.

Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,083 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen ridiscende a 155,8. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 82,5 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 78,2 dollari. Un rapporto del settore ha mostrato una contrazione delle scorte statunitensi mentre gli operatori attendono un report dell’Agenzia internazionale per l’energia che farà luce sugli equilibri di mercato per la seconda metà dell’anno.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale leggermente a 133 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,80%.

Tornando a Piazza Affari, guida MPS (+2,4%), seguita da Terna (+1,8%), che ha comunicato che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha autorizzato l’interconnessione elettrica tra Italia e Tunisia che sarà realizzata insieme a STEG per un investimento complessivo di 850 milioni, Mediobanca (+1,8%) e Popolare Sondrio (+1,7%). Si posizionano in coda Diasorin (-2,5%), Cucinelli (-1,1%) e Iveco (-1%).