El.En. – Margine di contribuzione lordo +2% a 62,4 milioni nel 1Q 2024

Nel primo trimestre 2024iIl Gruppo El.En. ha registrato un fatturato consolidato di 149,5 milioni, in calo del 7,3% rispetto a 161,4 milioni del 1Q 2023.

Il rallentamento delle vendite nel periodo è stato più marcato nel settore industriale (-10% circa), che in quello medicale (-5% circa).

Nel settore industriale, il settore del taglio, che negli ultimi anni aveva registrato una lunga serie di trimestri in crescita, ha segnato la flessione più marcata (-14,7%) con un fatturato pari a 44,0 milioni rispetto ai 51,7 milioni del 1Q 2023; soprattutto in Italia, dove al generale fenomeno di normalizzazione della domanda si è aggiunto il termine delle agevolazioni 4.0 e l’attesa sulle precisazioni ed applicabilità della nuova 5.0 che stanno determinando lo slittamento di numerose decisioni di investimento. La minore domanda, effetto delle diminuite agevolazioni, era già stata prevista. Il volume di affari delle attività cinesi si è mantenuto sostanzialmente in linea con i livelli del 2023, limitando le perdite grazie all’intervento per la riduzione dei costi di struttura e al miglior margine della quota crescente di vendite al di fuori della Cina.

Il settore della marcatura con un fatturato pari a 6,4 milioni rispetto ai 6,7 milioni dello stesso periodo 2023 ha registrato una flessione (4,9%) con un trimestre fiacco nelle applicazioni per decorazione – anche per la diffusa difficoltà nel periodo del sistema moda – è continuata la crescita dei sistemi per identificazione e tracciabilità totale, gestite dalla Lasit di Torre Annunziata, che continua a proseguire il suo processo di sviluppo ed internazionalizzazione.

I servizi post-vendita segnano una accelerazione degna di nota (+24,3%) con un fatturato pari a circa 6 milioni rispetto ai 4,8 milioni del 2023, che dipende in maniera diretta dal rapido aumento della base di sistemi installati negli esercizi precedenti che sono divenuti, per le assistenze tecniche ordinarie e grazie all’elevato numero delle nuove installazioni, una fonte di ricavi per service in progressivo aumento.

Molto bene l’andamento della vendita delle sorgenti che crescono del 12% mentre sono in calo nel periodo i ricavi per sistemi dedicati al restauro.

Nel settore medicale prosegue la fase positiva delle applicazioni chirurgiche (+4,1%) con un fatturato pari a 20,0 milioni, grazie soprattutto ai sistemi per urologia che evidenziano in
questa fase una domanda meno ostacolata dalla congiuntura di mercato e dalle difficoltà economiche generali.

L’estetica, con un fatturato pari a 48,4 milioni (rispetto ai 55,6 milioni dello stesso periodo 2023) segna una flessione del 13% circa, che si riduce al 10% se si considerano i ricavi
di service afferenti all’estetica stessa. Sono i sistemi per epilazione a rilevare il rallentamento più marcato, in particolare negli USA (con previsione di recupero nei trimestri successivi), mentre negli altri segmenti applicativi, body contouring, trattamenti anti-aging micro ablativi e non, rimozione di lesioni pigmentate, tatuaggi e toning, i risultati trimestrali ricalcano complessivamente gli ottimi risultati del primo trimestre del 2023.

Ancora in crescita invece il fatturato dei servizi post vendita e consumabili che crescono
del 7,2%. Legate all’utilizzo dei sistemi laser in urologia, le fibre ottiche contribuiscono all’andamento positivo dei ricavi nel service medicale che rileva un fatturato di 19,1 milioni vs. 17,8 milioni del 1Q 2023.

Il segmento della terapia con un fatturato di 3,7 milioni, condotto nel gruppo dalla Asa di
Vicenza, segna nel trimestre una leggera flessione nei ricavi (4,7%) rispetto ai 3,9 milioni del 1Q23.

A livello geografico la crescita è trainata dal Resto del Mondo dove si evidenziano vendite per circa 86,9 milioni rispetto ai 82,4 milioni del 1Q23 con una variazione positiva del 5,36% ed una incidenza del 58,1% circa sul totale delle vendite. In Europa il risultato è pari a 38,8 milioni rispetto ai 39,3 milioni del 1Q23 con una incidenza del 26% circa ed una variazione in linea con lo stesso periodo 2023. In Italia il fatturato è pari a 23,8
milioni rispetto agli 39,6 milioni del 1Q23.

Il margine di contribuzione lordo si è attestato a 62,4 milioni, in aumento del 2% circa rispetto ai 61,1 milioni del 31 marzo 2023, È grazie al deciso aumento della marginalità, con una incidenza che passa dal 37,9% del primo trimestre 2023 al 41,7% del primo trimestre 2024, che il margine di contribuzione di periodo cresce nonostante il minor fatturato.

A tale miglioramento contribuiscono per 1,9 milioni circa, pari all’1,3% del fatturato, i proventi registrati a bilancio per i rimborsi assicurativi e governativi relativi ai danni dell’alluvione di novembre 2023 a Campi Bisenzio. Al netto di tali proventi il margine
di periodo migliora comunque di 2,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2023, per effetto di una più favorevole composizione delle vendite, sia come tipologia di prodotti che, come mercati di destinazione all’interno dei singoli settori, sia per il maggiore peso relativo del settore medicale.

L’EBITDA è positivo per 19,2 milioni, in diminuzione dell’8,2% circa rispetto ai circa 21,0 milioni del 31 marzo 2023. L’EBITDA Margin è pari al 12,9% in linea con l’EBITDA Margin del 1Q 2023 pari al 13,0%.

L’EBIT evidenzia un saldo positivo di 14,3 milioni, in leggera flessione rispetto ai 17,0 milioni di euro del 31 marzo 2023. L’incidenza sul fatturato pari al 9,6% è in leggera flessione rispetto all’anno precedente la cui incidenza era dell’10,6%. Ha un notevole
impatto sull’EBIT di periodo l’accantonamento di 1,6 milioni per rischi su crediti stanziato dalla controllata giapponese Withus a seguito della crisi finanziaria del suo più importante cliente.

Il risultato prima delle imposte evidenzia un saldo positivo di 14,4 milioni e registra
un decremento del 13,3% rispetto ai 16,6 milioni del 31 marzo 2023.

La posizione finanziaria netta del Gruppo si mantiene positiva per circa 46,2 milioni rispetto
ai circa 54,6 milioni di fine 2023, in diminuzione di circa 8,4 milioni. L’aumento del capitale circolante netto assorbe circa 9,3 milioni, mentre circa 10,3 milioni sono assorbiti
dalla variazione delle altre poste debitorie e creditorie, tra le quali l’aumento degli acconti pagati a fornitori, la diminuzione degli acconti ricevuti da clienti e l’aumento dei crediti IVA verso l’erario italiano per effetto dell’aumento delle esportazioni.

Il management fa sapere che il progetto di realizzare una IPO per la business unit “Taglio Laser su un mercato regolamentato sul territorio cinese è stato sospeso in virtù dei risultati finanziari non soddisfacenti e della debolezza del mercato cinese, in attesa che si possano ripresentare le circostanze favorevoli a consentire una IPO di successo. I fondi di private equity che avevano investito in Penta Laser Zhejiang con l’obiettivo di accompagnare la società sul mercato hanno esercitato l’opzione di recesso a loro riservata in fase di aumento di capitale. Sono in corso negoziazioni con gli attuali soci finanziari e con altri potenzialmente in grado di sostituirli nel capitale.

Inoltre, in relazione alla flessione registrata dal 1Q 2024 rispetto al 1Q 2023, il Gruppo aveva fatto preciso riferimento in sede di Guidance annuale prevedendone poi il superamento nei trimestri successivi con il recupero nell’anno sia in termini di fatturato che di EBIT.

Nel frattempo le condizioni generali dei mercati e dell’economia non sono migliorate e continuano a permanere incertezze derivanti dai conflitti bellici (in Ucraina e Medio Oriente) e dai tassi di interesse che tardano a diminuire.

Di conseguenza, conclude il management, la Guidance indicata per l’esercizio 2024 in termini di miglioramento di fatturato ed EBIT rispetto al 2023 risulta più difficile da raggiungere, e viene confermata come obiettivo massimo, da monitorare e verificare in base all’andamento dei trimestri successivi.