Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede positiva.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 35.410 punti (+0,1%). Chiudono in calo il Ftse 100 di Londra (-0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%), il CAC 40 di Parigi (-0,6%) e il Dax di Francoforte (-0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq, lo S&P e il Dow Jones guadagnano lo 0,2%.
I dati sui prezzi al consumo emersi ieri, che hanno evidenziato un leggero rallentamento dell’inflazione statunitense, hanno alimentato l’ottimismo dei mercati sulle prossime mosse di politica monetaria della Fed: gli operatori sono infatti tornati a scontare due tagli ai tassi d’interesse nella seconda metà dell’anno.
Sul fronte lavoro, è emerso oggi che nella settimana all’11 maggio le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 222mila, oltre le attese (220mila), dopo le 232mila della settimana precedente.
Sempre oltreoceano, il dato sulla produzione industriale è invariato su base mensile, in leggero rallentamento rispetto al +0,1% delle attese e del dato di marzo.
Nel Vecchio Continente, l’indice armonizzato UE finale dei prezzi al consumo ha registrato ad aprile un rialzo dello 0,9% su base annua, appena sotto il +1,0% del preliminare e delle attese. La lettura finale di marzo indicava un incremento dell’1,2%.
In Italia, a marzo la bilancia commerciale ha evidenziato un surplus di 4,3 miliardi, in diminuzione rispetto ai 6,0 miliardi di febbraio.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,088, il dollaro/yen sale a 155,3. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 83,3 dollari e il Wti (+0,9%) a 79,4 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+3,2%), seguita da Bper Banca (+3,1%), Banca Monte Paschi Siena (+2,1%), Prysmian (+1,5%). Chiudono in coda Eni (-2,2%), Erg (-2,0%), Recordati (-1,9%), Stellantis (-1,0%).