Le borse europee proseguono perlopiù sotto la parità a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in leggero rialzo.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 35.380 punti, seguito da Cac 40 di Parigi (-0,7%), Dax di Francoforte (-0,3%), Ibex35 di Madrid (-0,3%) e Ftse 100 di Londra (-0,3%).
Continua a prelavere l’ottimismo su un primo allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve, con i mercati che stimano ora due tagli da 25 punti base per quest’anno, in scia ai dati incoraggianti sull’inflazione statunitense diffusi ieri.
Nel pomeriggio, gli investitori valutaranno le richieste di sussidi di disoccupazione per eventuali nuove indicazioni sull’economia a stelle e strisce dopo l’aumento significativo della lettura della scorsa settimana. Occhi anche su fiducia commerciale Fed Filadelfia di maggio e produzione industriale USA di aprile.
Il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari ha intanto ribadito che probabilmente l’istituto dovrà mantenere i tassi al livello attuale “ancora per un po”, domandandosi comunque quanto stiano frenando l’economia statunitense.
In Europa, focus sugli interventi di alcuni funzionari della BCE, con gli operatori che scontano tre tagli ai tassi nel 2024 che dovrebbero essere attuati dall’istituto a partire dal mese prossimo.
Dall’agenda macroeconomica, a marzo la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 4,3 miliardi, in diminuzione rispetto ai 6,0 miliardi di febbraio (dato rivisto da 6,03 miliardi).
Nella stessa area, l’indice armonizzato UE finale dei prezzi al consumo ha registrato ad aprile un rialzo dello 0,9% su base annua, appena sotto il +1,0% del preliminare e delle attese. La lettura finale di marzo indicava un incremento dell’1,2%.
Sul forex, l’euro/dollaro cala a 1,087 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 154,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 82,6 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 78,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund flette a 129 punti (-1bp), con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Bper (+2,5%), bene come MPS (+2,5%) dopo che Moody’s ha alzato i rating di 1 notch, e Snam (+1,9%) in scia alla trimestrale. Resta in coda Eni (-2,6%) dopo che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ceduto il 2,8% del capitale sociale per circa 1,4 miliardi, con i cali anche di Stellantis (-1,6%) e Saipem (-1,4%).