Si fa presente che con delibera 139/2023/R/gas che regolamenta il sesto periodo regolatorio del servizio di trasporto del gas naturale, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Autorità ha introdotto misure volte a semplificare le modalità amministrative di gestione dei meccanismi di riconoscimento dei costi di approvvigionamento del gas necessario al funzionamento della rete di trasporto. In particolare, il corrispettivo tariffario variabile
applicato agli utenti a copertura dei suddetti costi viene riversato integralmente alla CSEA, non rappresentando una componente di ricavo. I costi di approvvigionamento del gas effettivamente sostenuti sono riconosciuti integralmente, con cadenza mensile, dalla stessa CSEA.
Al fine di fornire una rappresentazione omogenea delle voci del conto economico per il periodo posto a confronto, i ricavi a copertura dei costi di approvvigionamento del gas necessario al funzionamento della rete di trasporto del primo trimestre 2023 (58 milioni) sono stati riclassificati a riduzione dei relativi costi.
I ricavi totali, al netto degli energy costs, si sono attestati a 895 milioni, in calo dell’1,9% rispetto al primo trimestre 2023. Il business delle infrastrutture gas è cresciuto del 22,6% a 798 milioni mentre i ricavi non regolati risultano sostanzialmente in linea con il trimestre precedente. In riduzione i ricavi dei business della transizione energetica (-65,3% a 86 milioni) per il minor contributo dell’efficienza energetica a fronte, in particolare, del completamento nel 2023 della maggior parte dei cantieri relativi a progetti di efficientamento energetico in ambito residenziale.
L’EBITDA è aumentato del 17,8% a 703 milioni, grazie alla crescita del business delle infrastrutture gas (+128 milioni; +22,3%) per i maggiori ricavi regolati, in parte assorbiti dai maggiori costi fissi derivanti dall’entrata in esercizio dell’impianto FSRU di Piombino. In riduzione il contributo dei business della transizione energetica (-22 milioni) e, in particolare, dell’efficienza energetica per la chiusura a fine 2023 della maggior parte dei
cantieri relativi a progetti di efficientamento energetico in ambito residenziale.
L’EBIT è salito del 21,0% a 450 milioni. L’aumento dell’EBITDA è stato in parte controbilanciato dai maggiori ammortamenti (-16 milioni, pari al 7,1%), per
effetto principalmente dell’entrata in esercizio di nuovi asset e dalle maggiori svalutazioni (-12 milioni) relative ad asset in corso del settore trasporto di gas naturale.
L’utile netto adjusted di Gruppo è migliorato del 11,3% a 335 milioni, grazie alla
crescita dell’EBIT in parte assorbita dall’aumento degli oneri finanziari netti e dalle maggiori imposte sul reddito a fronte dell’incremento dell’utile prima delle imposte.
Il flusso di cassa dell’attività operativa (+419 milioni), impattato in misura limitata dalla
dinamica del capitale circolante connessa all’attività di bilanciamento e dai crediti per ecobonus, ha consentito di finanziare larga parte degli investimenti netti del periodo (531 milioni, inclusa la variazione dei debiti per investimento), generando un free cash flow negativo di 112 milioni.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2024, inclusi il flusso di cassa del capitale proprio (-376 milioni), derivante dal pagamento agli azionisti dell’acconto sul dividendo 2023, e le variazioni non monetarie (-35 milioni), ha registrato un aumento di 523 milioni rispetto al 31 dicembre 2023, attestandosi a 15.793 milioni.
Gli investimenti totali del trimestre sono aumentati del 47,5% a 462 milioni, per i maggiori investimenti nei business delle infrastrutture gas a fronte, in particolare, degli interventi di adeguamento dei terminali di Ravenna e Piombino. Gli investimenti totali risultano per il 55% e il 34% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals e alla Tassonomia Europea. Con riferimento ai settori di attività, 319 milioni sono relativi al settore trasporto (+50,0% vs 213 milioni del 1Q23), 46 milioni al settore stoccaggio (41 milioni nel 1Q23) e 82 milioni al settore rigassificazione (39 milioni nel 1Q23), 10 milioni ai business legati alla transizione energetica sono risultati (17 milioni nel 1Q23).
Sulla base della performance registrata nel primo trimestre, il management migliora gli obiettivi finanziari per il 2024:
• investimenti pari a 3,0 miliardi (di cui 2,8 mld in ambito infrastruttura gas e 0,2 mld in ambito transizione energetica);
• RAB tariffaria pari a 23,8 miliardi;
• livello di EBITDA adjusted > di 2,75 miliardi;
• livello di utile netto adjusted pari a circa 1,23 miliardi;
• livello di debito netto pari a circa 17,5 miliardi.