La International Finance Corporation (IFC) e il Fondo Italiano per il Clima hanno annunciato un investimento di 210 milioni di dollari nella controllata keniota di Eni per espandere la produzione e la lavorazione di biocarburanti avanzati, sostenendo la decarbonizzazione del sistema globale dei trasporti e garantendo al tempo stesso il sostentamento di fino a 200.000 piccoli coltivatori di oleaginose keniani.
L’investimento consiste in 135 milioni di dollari da parte di IFC e 75 milioni di dollari mobilitati dal Fondo italiano per il clima, come parte dell’attuazione del Piano Mattei del governo italiano in Kenya.
Ciò consentirà a Eni di aumentare sia la produzione di materie prime avanzate per biocarburanti (agrifeedstock) coltivate in Kenya sia la capacità di lavorazione attraverso la costruzione di nuovi impianti di spremitura.
Si prevede che la produzione di semi oleaginosi, che è la materia prima primaria, aumenterà da 44.000 tonnellate a 500.000 tonnellate all’anno.
Il progetto lavorerà anche con gli agricoltori, fornendo input, meccanizzazione, logistica, certificazione e formazione per aiutarli a produrre semi oleaginosi, che vengono coltivati su terreni degradati non adatti alla produzione alimentare e/o coltivati in rotazione con colture alimentari, contribuendo a migliorare la fertilità del suolo.
La domanda globale di biocarburanti è aumentata di quasi il 6% annuo negli ultimi cinque anni, e l’industria dei trasporti cerca soluzioni per decarbonizzare il settore. In uno scenario di zero emissioni nette entro il 2050, si prevede che l’uso di biocarburanti nei trasporti raddoppierà, raggiungendo il 9% entro il 2030.
Sebbene la produzione di biocarburanti sostenibili sia attualmente più costosa rispetto ai carburanti tradizionali, si prevede che i costi diminuiranno man mano che verrà creata una maggiore capacità, e che la tecnologia progredirà. Questo nuovo investimento sosterrà questi sforzi.
Il successo del progetto potrà aprire future opportunità di replica in altre aree dell’Africa.
Il prestito del Fondo Italiano per il Clima è fornito attraverso Cassa Depositi e Prestiti, gestore del Fondo.