Avvio cauto per le principali borse europee dopo i nuovi segnali di debolezza della Cina e con gli operatori che valutano il percorso di politica monetaria delle banche centrali.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 35.416 punti, poco mosso come il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex35 di Madrid (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (flat) e il Cac 40 di Parigi (flat).
Le vendite di case in Cina sono diminuite ad aprile a un ritmo più rapido rispetto al mese precedente e i consumi hanno inaspettatamente rallentato.
In Giappone, la Banca centrale ha lasciato invariati gli importi degli acquisti di obbligazioni. Un suo ex capo economista ha intanto avvisato che l’istituto potrebbe alzare i tassi di interesse altre tre volte quest’anno, con la prossima mossa già a giugno.
Sempre in tema di politica monetaria, gli investitori stanno rimodulando le aspettative sull’allentamento monetario da parte della Federal Reserve stimando ora un solo taglio per quest’anno rispetto ai due che erano previsti mercoledì in scia ai dati incoraggianti sui prezzi al consumo.
Tre funzionari della Fed hanno affermato che la banca centrale dovrebbe mantenere alti i tassi più a lungo mentre attendono ulteriori prove che l’inflazione si stia allentando, avvisando di non avere fretta a tagliare il costo del denaro.
La presidente della Fed di Cleveland, Loretta Mester, e gli omologhi di New York, John Williams, e di Richmond, Thomas Barkin, sostengono che potrebbe volerci più tempo prima che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2%.
Dall’agenda macroeconomica, focus stamane sui prezzi al consumo finali dell’Eurozona e, nel pomeriggio, sul Leading Index USA, entrambi di aprile.
Ad aprile la produzione industriale cinese è aumentata del 6,7% su base annua, in accelerazione oltre le attese (+5,5%) dal +4,5% di marzo. Da inizio anno è aumentata del 6,3% tendenziale, rispetto al +5,9% del consensus e al +6,1% del mese precedente.
Nella stessa area e nello stesso mese, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,3% annuo, in rallentamento contro le attese (+3,7%) dal +3,1% di marzo. Da inizio anno il dato ha segnato un incremento del 4,1%, al di sotto del consensus (+4,6%) e del mese precedente (+4,7%).
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,086 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen risale a 155,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 83,8 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 79,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Saipem (+2%) che si è aggiudicata un nuovo contratto offshore da Azule Energy per il progetto Ndungu Field in Angola per un valore di circa 850 milioni di dollari. Seguono MPS (+1,9%) e Banco BPM (+1%).
In coda, invece, Interpump (-1,2%), Prysmian (-1%) e Amplifon (-0,9%).