Gli Eurolistini chiudono perlopiù sottotono, mentre Wall Street procede in lieve rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi invariato in area 35.400 punti. In calo invece il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse di Londra (-0,2%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%). Chiude sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq guadagnano lo 0,1%.
I mercati stanno valutando, nel complesso, le recenti indicazioni giunte da alcuni funzionari della Federal Reserve secondo i quali la banca centrale dovrebbe mantenere alti i tassi più a lungo, avvisando di non avere fretta a tagliare il costo del denaro e che potrebbe volerci più tempo prima che l’inflazione raggiunga l’obiettivo del 2%.
Sul fronte europeo, Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce, ritiene che un taglio dei tassi di interesse a giugno “potrebbe essere appropriato”, anche se il percorso successivo è “molto più incerto” e che, “sulla base dei dati attuali, un taglio dei tassi a luglio non sembra giustificato”.
Dall’agenda macroeconomica, ad aprile il Leading Index del Conference Board statunitense ha evidenziato un -0,6%, accelerando al ribasso rispetto al -0,3% del mese precedente e atteso dagli analisti.
Nello stesso mese, i prezzi al consumo nell’Eurozona hanno registrato una crescita dello 0,6% su base mensile, confermando il preliminare e le attese. Su base annua il dato ha evidenziato un aumento del 2,4%, in linea al consensus e alla lettura precedente. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento su base tendenziale del 2,7%, confermando il dato preliminare e le attese.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,087, il dollaro/yen a 155,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,4%) a 83,6 dollari e il Wti (+0,5%) a 79,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 128 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,77%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banco Bpm (+2,9%), seguita da Saipem (+2,8%), Banca Monte Paschi Siena (+2,8%), Unipol (+2,7%), mentre arretrano in particolare Erg (-3,8%), Interpump (-2,5%), Campari (-2,2%), Stellantis (-1,8%).