Le borse europee chiudono prevalentemente in denaro con Milano in controtendenza per lo stacco cedole di 21 blue chip che incide per l’1,6%. Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib archivia gli scambi con un -1,6% a 34.825 punti. Chiudono in rialzo il Cac 40 di Parigi (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Chiude invariato il Ftse 100 di Londra.
Oltreoceano il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,1%.
Gli investitori osservano, da un lato, il rally delle materie prime che minaccia di alimentare l’inflazione, dall’altro lato, la crescita economica, i risultati societari resilienti e le speranze di un allentamento delle politiche monetarie.
Il tutto in scia alle ravvivate preoccupazioni per nuove tensioni in Medio Oriente, che stanno alimentando le quotazioni del metallo rifugio, a seguito della morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi a causa di un incidente in elicottero.
Allo stesso tempo, in tema di politica monetaria, un certo numero di policymaker ha invitato alla cautela sul taglio dei tassi, con Martins Kazaks della BCE che ha messo in guardia da riduzioni affrettate del costo del denaro dopo la prima mossa prevista per giugno. Nuove dichiarazioni da parte dei policy makers della banca centrale americana sono attese questa settimana, tra cui Christopher Waller, membro del Board of Governors della Fed.
Dalla scarna agenda odierna, l’indice sull’attività del settore terziario, elaborato dal Ministero dell’Economia e dell’industria giapponese, ha registrato a marzo una flessione del 2,4% su base mensile, in peggioramento oltre le attese (-0,1%) dopo il +2,2% di febbraio (dato rivisto da +1,5%).
Tra gli appuntamenti dei prossimi giorni, focus anche sui dati dell’attività economica in Europa e sull’inflazione in Regno Unito, Canada e Giappone. Sono previste inoltre le decisioni di politica monetaria in Nuova Zelanda, Indonesia, Corea del Sud e Cile.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,086, il cambio dollaro/yen a 156,1. Tra le materie prime, in leggero ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 83,6 dollari e il Wti (-0,4%) a 79,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è sceso a 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+1,8%) seguita da Unipol (+1,5%), Amplifon (+1,4%), Leonardo (+1,4%). Chiudono in coda Banca Popolare Sondrio (-6,1%), Bper Banca (-2,1%), Banco Bpm (-1,8%), Intesa Sanpaolo (-1,6%).