Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede in leggero rialzo dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato gli scambi in area 34.603 punti (-0,6%), in territorio negativo come il CAC 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse di Londra (-0,1%). Chiude invariato l’Ibex 35 di Madrid.
Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 e il Nasdaq lo 0,1%.
In attesa dei verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve e dei conti di Nvidia, entrambi in calendario domani, gli operatori restano concentrati sulle nuove indicazioni provenienti dai funzionari delle banche centrali.
Tra gli ultimi commenti, il governatore Christopher Waller ha affermato di aver bisogno di vedere “molti altri” mesi di buoni dati sull’inflazione perché si possa iniziare a tagliare i tassi, anche se dati recenti suggeriscono che i progressi sono probabilmente ripresi. Il presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha osservato che i policy marker stanno discutendo in merito a un livello di costo del denaro che non rallenti né stimoli l’economia.
Dall’agenda macro odierna, ad aprile l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato una crescita dello 0,2% su base mensile, in linea al dato di marzo e al di sotto delle attese (+0,3%). Su base annua, ha evidenziato un calo del 3,3% a/a, a fronte di un -3,1% atteso dagli analisti e del -2,9% del mese precedente.
A marzo la bilancia commerciale destagionalizzata dell’Eurozona ha segnato un surplus di 17,3 miliardi di euro, in aumento meno delle attese (20 miliardi) rispetto ai 16,7 miliardi di febbraio (dato rivisto da 17,9 miliardi).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,085, il dollaro/yen scende a 156,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 82,4 dollari e il Wti (-1,5%) a 78,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 128 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,76%.
Tornando a Piazza Affari, guida Saipem (+4,0%), seguita da Unipol (+1,6%), Tenaris (+1,1%), Banca Popolare di Sondrio (+0,9%), mentre arretrano in particolare Amplifon (-4,0%), Moncler (-3,6%), Recordati (-3,0%), Stmicroelectronics (-2,7%).