Wall Street apre la settimana mantenendo l’intonazione positiva che le ha consentito di stabilire nuovi record nella scorsa ottava. In progresso anche il Russell 2000 (+0,3%) e lo S&P500 (+0,1%) mentre il Dow Jones arretra di mezzo punto percentuale scivolando al di sotto dei 40.000 punti.
In luce Nvidia (+2,5%) che chiude a poco meno del tre per cento dal suo recente massimo assoluto.
VIX in rialzo di poco più dell’uno per cento a a quota 12,15.
Sul mercato obbligazionario rendimenti in lieve risalita per la terza seduta consecutiva con il Tbond che ieri si è apprezzato di due punti base terminando al 4,44%.
Materie prime che consolidano anch’esse i guadagni delle sedute precedenti con andamenti diversi.
Il petrolio torna a scivolare cedendo quasi un punto percentuale terminando poco al di sopra dei 79 dollari al barile. In calo anche il rame della stessa entità, ma con una chiusura sempre al di sopra dei cinque dollari alla tonnellata.
Giornata inizialmente ancora euforica per i due principali metalli preziosi che annullano tuttavia la quasi totalità dei guadagni nel corso della giornata. L’oro avanza di mezzo punto percentuale e l’argento di oltre il doppio chiudendo quest’ultimo di poco al di sopra dei 32 dollari l’oncia, nuovo massimo dal 2013, ma al di sotto del picco intraday a quota $32,65.
In forte denaro, invece, le materie prime agricole con il frumento che avanza del sei per cento.
Sul mercato valutario il dollaro chiude sui livelli della seduta precedente nei confronti della moneta unica a 1,087 mentre torna a rafforzarsi rispetto allo yen giapponese fino a 156,5.