Seduta mista per le principali borse asiatiche, orfane di Singapore, Thailandia e Malesia, dopo la chiusura in frazionale rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen sono flat, poco mosse come Hong Kong (+0,1%). Giappone in coda con Nikkei a -0,7% e Topix a -0,6%.
Oltreoceano, lo S&P500 ha terminato a +0,3%, il Nasdaq e il Dow Jones a +0,2%.
Focus sui conti di Nvidia e sui verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, entrambi in uscita stasera.
Il governatore della Fed, Christopher Waller, ha intanto affermato che il recente rapporto relativo alle pressioni sui prezzi negli Stati Uniti è “un segnale rassicurante”.
Sempre in tema di politica monetaria, la Reserve Bank della Nuova Zelanda ha lasciato i tassi invariati al 5,5% per la settima riunione consecutiva, ammettendo tuttavia che la riduzione del costo del denaro potrebbe slittare al 2025.
Restano infine monitorati i rapporti internazionali in scia ai rumour secondo cui la Cina potrebbe imporre dazi fino al 25% sulle auto importate con motori di grandi dimensioni. Inoltre, si ravvivano le tensioni Europa/Usa e Pechino dopo che quest’ultima è stata accusata di violare le regole della concorrenza, vendendo i propri veicoli e batterie elettriche a prezzi di dumping.
Sul forex, l’euro/dollaro risale a 1,086 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 156,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 82,2 dollari al barile e il Wti (-0,9%) a 78,0 dollari.