Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di scambi.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.460 punti (-0,4%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse di Londra (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,2%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,1%, il Dow Jones cede lo 0,2% e lo S&P lo 0,1%.
Attesi in serata i risultati trimestrali di Nvidia: il titolo dell’azienda produttrice di chip ha guadagnato oltre il 90% quest’anno sull’onda del boom legato all’intelligenza artificiale e ha un peso considerevole nei principali indici azionari globali.
L’attenzione resta poi sulla Federal Reserve e sui tassi d’interesse, con gli investitori sempre intenti a valutare le possibilità di un allentamento monetario nei prossimi mesi.
In seguito alle dichiarazioni hawkish di diversi funzionari della Fed, nuove indicazioni potrebbero emergere stasera in occasione della pubblicazione dei verbali dell’ultimo meeting FOMC.
Nel Regno Unito, focus sull’inflazione: ad aprile i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, al di sopra del consensus (+0,1%) ma in rallentamento rispetto a marzo (+0,6%). Su base annua, l’indice si è attestato a +2,3%, rispetto al +3,2% del mese precedente e al +2,1% del consensus. L’indice CPI core si è attestato al +3,9%, segnando un rallentamento minore delle attese (+3,6%) rispetto a marzo (+4,2%).
Tornando negli Stati Uniti, nella settimana al 17 maggio l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari ha registrato un incremento dell’1,9%, dopo il +0,5% della settimana precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,084, mentre il dollaro/yen sale a 156,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,9%) a 82,1 dollari e il Wti (-0,9%) a 78,0 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,78%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stmicroelectronics (+3,1%), seguita da Banca Monte Paschi Siena (+2,3%), Pirelli (+1,5%), Amplifon (+1,4%), mentre arretrano in particolare Banca Popolare di Sondrio (-2,2%), Tenaris (-2,0%), Snam (-1,9%), Saipem (-1,8%).