Wall Street vive nell’attesa della trimestrale della sua principale società di semi conduttori la quale pubblicherà oggi i dati trimestrali e potrebbe dare un nuovo impulso al trend super rialzista del mercato azionario domestico. Ieri, comunque, ci ha pensato Tesla (+6,6%) a tenere alto il morale dei titoli tecnologici aiutando il Nasdaq (+0,2%) a realizzare un modesto progresso. Allineati sulla stessa performance anche il Dow Jones e lo S&P500 mentre il Russell 2000 ha chiuso in leggero ribasso (-0,2%).
VIX in ribasso del due e mezzo per cento, di nuovo al di sotto di quota 12 punti, a 11,85.
Sul mercato obbligazionario lieve discesa dei rendimenti con il Tbond che cede due punti base terminando al 4,42%.
Materie prime lievemente penalizzate, ma solo in fase di consolidamento del trend rialzista in atto da mesi.
Il petrolio prosegue la sua fase di indebolimento incapace di superare la quota degli 80 dollari al barile. L’oro nero cede oltre un punto percentuale chiudendo poco al di sopra di quota $78. Rame invariato, al contrario, ma pronto per nuovi allunghi.
Seconda seduta consecutiva di consolidamento anche per i due principali metalli preziosi con l’oro che cede mezzo punto percentuale e l’argento poco più del doppio, mantenendo tuttavia quest’ultimo una chiusura al di sopra dei 32 dollari l’oncia.
Ancora denaro su alcune materie prime agricole con il frumento che avanza del tre per cento ed il caffè di oltre il cinque.
Sul mercato valutario frazionale recupero del dollaro sulla moneta unica a 1,086 mentre resta invariato rispetto allo yen giapponese intorno a 156,5.